Monza, Brocchi: “Pareggiato a causa di un minuto e mezzo di blackout”

26.10.2019 23:30 di  Valentino Bonetti   vedi letture
Fonte: dalla nostra inviata Valeria Debbia
Monza, Brocchi: “Pareggiato a causa di un minuto e mezzo di blackout”
© foto di Valeria Debbia

Pareggio incredibile per il Monza, raggiunto in pieno recupero dal Renate, che ha agguantato il 2-2 al “Brianteo” sfruttando due errori difensivi dei padroni di casa. È ovviamente rammaricato in conferenza stampa mister Cristian Brocchi.

Ecco le sue parole in sala stampa:

“Fa arrabbiare perché la partita era finita e la squadra meritava la vittoria. Questa è la storia del calcio, dove succedono cose che non penseresti mai succedano. Abbiamo pareggiato una partita che meritavamo di vincere ma se non l'abbiamo vinta è perché abbiamo fatto degli errori. Cosa cambia per il campionato? La vittoria avrebbe dato qualcosa di bello ma come ho detto tante volte è presto, abbiamo punti di vantaggio sulle inseguitrici perché abbiamo giocato meglio delle avversarie ma oggi c'è stato un minuto e mezzo di blackout. Può succedere ed è successo a noi.

Avrei preferito non prendere uno schiaffo ma nell'arco di un campionato può capitare. Una squadra forte deve saper reagire. C'è delusione ma dobbiamo accettare il risultato del campo, poi ricaricare le pile e ripartire. Errore più clamoroso? Mi sembra di buttare la croce addosso a qualche ragazzo. Hanno giocato tutti un'ottima partita, ci voleva più furbizia e malizia, sulla punizione di D'Errico era finita. È normale che ci sia arrabbiatura e nervoso ma una squadra forte deve sapere venire fuori dalla delusione. Abbiamo solo pareggiato contro la seconda in classifica. Dobbiamo ripartire dall'ottima prestazione fatta.

Lamanna? Assolutamente non gli ho detto nulla. A caldo non sono solito parlare né attaccare un mio giocatore per un errore o una scelta sbagliata. Non è assolutamente colpa sua o di un altro. C'è stato un insieme di cose che ha portato a questo errore. Pensavano di essere negli spogliatoi? Sicuramente c'era stanchezza e voglia che la partita finisse. Alla punizione di D'Errico probabilmente nella testa dei ragazzi era finita lì.”