TMW Radio

Ds Pro Vc: “Vogliamo valorizzare il nostro settore giovanile. Grande lavoro di Dossena”

26.04.2024 11:00 di  Redazione TC   vedi letture
Alex Casella
TMW/TuttoC.com
Alex Casella

Durante l'appuntamento odierno con 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il direttore sportivo della Pro Vercelli Alex Casella. Queste le sue parole.

Che valutazione fai del campionato di quest’anno?
“Sicuramente il nostro girone rispetto al B e al C tende ad avere sempre più giovani al campo, c’è più spazio al gioco e ci sono meno interruzioni. Specialmente nel girone C ci sono piazze calde e seguite, con tanti spettatori e una certa pressione in campo, sono partite molto più spezzettate. È un girone che permette di dare rilevanza al gioco, c’è una crescita dei giovani più positiva perché si cerca sempre di dare la possibilità di sbagliare ai ragazzi. Noi abbiamo giocato sempre con 4-5 giovani in campo e questo valorizza. Il Mantova nel nostro girone ha stupito tutti e ha avuto una grande fortuna, ovvero ripartire da zero. La retrocessione che era arrivata ha permesso di ripartire con un gruppo nuovo che non è ripartito con le scorie dello scorso anno. Si sarebbero portati 15-18 giocatori con contratto e una situazione che non avrebbe funzionato”.

Come arrivate alla sfida con la Virtus Verona?
“Per noi è giusto partire dall’inizio, ci siamo salvati all’ultima giornata a Lecco ed è stata un’estate difficile dopo una stagione negativa. La proprietà ha stabilito una linea guida chiara di puntare ancor più sui giovani e salvarci agevolmente. Fino a gennaio le cose sono andate benissimo, il merito va al mister Andrea Dossena e tutto il suo staff che ci ha permesso di girare al termine del girone d’andata al quarto posto, andando oltre le più rosee aspettative. Non abbiamo vinto per due mesi tra febbraio e marzo, questo però ci ha permesso di raggiungere comunque agevolmente l’obiettivo. Ci stiamo ora giocando una posizione tra l’ottavo e l’undicesimo posto che è quello che ci appartiene. Noi fortunatamente siamo in una zona territoriale con tantissimi giocatori e poche squadre, con un lavoro certosino nel settore giovanile riusciamo sempre a portare 2-3 giocatori in prima squadra. Riusciamo a farlo con continuità da 4 anni, ovvero da quando sono qui, lanciare questi giovani e poi rivenderli. Lo step successivo sarà quello di provare a trattenere questi giovani. Il progetto Marani punta a questo, magari aumentare il premio per il minutaggio così da dare più stabilità a continuità anche per il futuro”.



Si aspettava la stagione che ha avuto Maggio? È stato già richiesto?
“Matteo sicuramente è andato oltre le aspettative, ci è andato anche Mustacchio che è un giocatore con molta più esperienza. Sono aiutati e premiati dal gioco propositivo di Dossena. Matteo è riuscito a completare questo ciclo di crescita, è un ragazzo del settore giovanile che ha giocato prima in Serie D, poi alla Fermana con meno pressioni e quest’anno ha fatto un ulteriore step. Ci sono stati dei contatti, ma per ora sono solo degli abboccamenti. Poi quando si fermerà la palla vedremo cosa succederà, però sicuramente Matteo ha numeri importanti che alla sua età in pochi hanno in Serie C”.

Come giudica la presenza della seconde squadre in Serie C?
“Io penso che grazie a loro ci sia più interesse mediatico, questo è sicuro. Le testate giornalistiche seguono le big, l’attenzione mediatica da quando c’è la Juve in Serie C è cambiata, c’è più attenzione qui in Piemonte. L’inserimento di queste squadre, se questo trend rimarrà costante, ci saranno sempre meno squadre a rappresentare delle città e questo andrà considerato. Queste squadre che fanno questi campionati hanno la fortuna di far crescere i loro giovani in casa, vedi la Juventus che si ritrova anche a poter non far mercato perché ci sono dei giocatori usciti dalla Next Gen che valgono 15-20 milioni di euro. Dall’altra parte però la ricchezza che si divide all’interno della Serie C non è altissima, e quindi bisogna capire dove si vuole andare e che progetto si vuole portare per questo campionato. La sensazione è che oggi si provi a sopravvivere, Marani sta cambiando le cose con il progetto sui giovani e la presenza di Sky sta incidendo tanto. Bisogna capire però dove si vuole arrivare, la Lega parla di un obiettivo importante che è il valorizzare i giovani, poi però ci è arrivata una mazzata dal governo per una regola precedente che ci obbliga a svincolare al 30 giugno i ragazzi del settore giovanile. Questo complica tantissimo la programmazione a livello giovanile. Quando esci dalla primavera tu hai 20-25 giocatori a te tesserati, solitamente lavori per trovare una squadra per ogni ragazzo così da dargli un’occasione. Oggi ti troverai con le società di Serie C che saranno delle società di formazione, sarà un servizio di formazione per 10 mesi dove al termine di questo periodo ci si stringe la mano e non ci sarà nessun progetto di crescita”.

Come cambia per voi addetti al lavoro il mercato con la presenza delle seconde squadre?
“Sicuramente da questo punto di vista cambia il lavoro, perché ci sono tre top club in Italia che immettevano circa 15 giocatori ciascuno in prestito che alzavano la qualità. Ora devi essere tu a trovare direttamente i giocatori, bisogna slegare questa dipendenza dai club di Serie A e B anche perché ci sarà una valorizzazione del 400% per i giocatori prodotti nel settore giovanile. Devi provare a prendere quei 2-3 giocatori dalle grandi squadre che ti fanno la differenza e poi valorizzare i giovani del tuo settore giovanile che possano fare la differenza anche dal punto di vista economico. Valorizzare quei giovani che possono essere appetibili per le big, noi ci siamo riusciti a gennaio con un giovane del 2006 che abbiamo ceduto alla Roma e che rispecchia perfettamente il lavoro che dovremo fare da qui in avanti”.