Dionigi: ''Il mio Taranto simile a questo. Stagione straordinaria dei rossoblù''

06.05.2024 15:00 di  Maurizio Calò   vedi letture
Dionigi: ''Il mio Taranto simile a questo. Stagione straordinaria dei rossoblù''
TMW/TuttoC.com

E' stato l'ultimo allenatore del Taranto che è stato protagonista dei play off sulla panchina degli jonici. Fu la stagione 2011-12 e il sogno Serie B si infranse con la Pro Vercelli. Davide Dionigi si concede ai microfoni di GiornaleRossoblù.it per parlare del Taranto e della stagione regolare appena finita con un pizzico di nostalgia per il passato. Ecco le sue parole:

Sulla stagione del Taranto: ''È stata una stagione importante in cui il Taranto ha espresso, secondo me, un buon calcio, sicuramente un calcio organizzato come è quello di Capuano. Però quest’anno, sono onesto, ho visto anche un calcio molto propositivo, il Taranto ha giocato partite ottime. Quindi, una stagione altamente positiva e soprattutto ne aveva bisogno Taranto dopo gli ultimi anni perché, da quando sono andato via, non si sono più raggiunti questi livelli. Quindi grande merito alla società, soprattutto al mister, che ha ricompattato l’ambiente e soprattutto ha ricreato entusiasmo a una piazza che vive di tutto questo.”

Sulla tifoseria del Taranto: "Una tifoseria splendida. Io mi ricordo che ha saputo anche starci vicino nelle difficoltà. Ci ha sempre spronato. È un pubblico affascinante, un pubblico che ti spinge anche ad andare oltre. Poi io l’ho vissuto anche da calciatore. Abbiamo vissuto momenti di difficoltà dove abbiamo subito anche contestazioni ma sempre in maniera costruttiva. Sarebbe veramente stato bello regalare la B dopo più di 20 anni. Però il destino ha voluto così e va accettato''

Sulle somiglianze tra questa squadre e la sua: "La somiglianza che mi viene subito in mente è sicuramente l’anima, il cuore, lo spirito combattivo seppur con interpreti diversi e con un qualcosa di tattico leggermente diverso. Però è un Taranto che sicuramente propone gioco, è un Taranto che ha fatto divertire i tifosi come fece il mio, quindi ci sono parecchie somiglianze. Poi è normale che nei particolari, ogni allenatore ha la propria idea, ha le proprie variabili. Poi non dimentichiamo che anche questo Taranto ha dovuto subire dei punti di penalizzazione. Noi, senza i punti di penalizzazione, saremmo arrivati primi e il Taranto quest’anno sarebbe arrivato secondo. È stato un dolore immenso perché io penso che era un percorso nato da Roma, dalla semifinale sfortunata al Flaminio si era creata un’unione importante. Poi, siamo onesti, l’anno dopo battemmo tutti i record e quindi vederci sfuggire la serie B per 7 punti di penalizzazione, fu un colpo al cuore"

Su un suo ritorno a Taranto: ''Io ho sempre detto che a Taranto sono stato bene. Ho sempre detto che un domani mi sarebbe piaciuto tornare per completare un’opera. Poi, come in tutte le cose, la volontà c’è sempre, bisogna vedere se le cose combaciano, con quella che è la mia idea di calcio, con quello che voglio fare. Però a Taranto furono anche gli anni dove sono cresciuti i miei figli che erano giovanissimi. Quindi io sono stato benissimo e ho talmente tanti amici che ho dei ricordi solamente belli''