Intervista TC

Ds Ravenna: "C strappata dopo l’esclusione della Pistoiese. Non riconosciuto valore campo"

07.05.2024 16:45 di  Raffaella Bon   vedi letture
Ds Ravenna: "C strappata dopo l’esclusione della Pistoiese. Non riconosciuto valore campo"

Andrea Grammatica, direttore sportivo del Ravenna, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com dopo la mancata promozione in Serie C dei romagnoli, che al fotofinish si sono arresi al Carpi, anche a causa della vicenda che ha portato all'esclusione della Pistoiese e alla riscrittura della classifica senza i punti conquistati contro i toscani.

Direttore, è rimasto l'amaro in bocca?
"Da una parte c'è l'orgoglio di aver fatto una grandissima stagione, essendo partiti tra tante difficoltà: un post alluvione, un budget ridotto per le candidate alla promozione. Infatti non abbiamo fatto proclami e ci siamo affidati anche a tante scommesse, con giocatori che dovevano rilanciarsi e qualche altra pedina che veniva dalla Promozione e dall'Eccellenza. L'amaro resta perché questo gruppo meritava una soddisfazione finale. Sul campo siamo arrivati primi, con un grande ruolino regolare per tutto il campionato: abbiamo fatto 36 punti all'andata e 36 nel ritorno, con la miglior difesa d'Italia come gol subiti".

Un campionato finito tra le lacrime dei giocatori e gli applausi dei tifosi.
"È stata una emozione incredibile: vedere lo staff e i giocatori in lacrime sotto la curva, che incitava e festeggiava per rendere omaggio alle grandi emozioni che ha fatto vivere questa squadra è qualcosa che mi rimarrà sempre nel cuore. Così come il tributo dei tanti tifosi che attendevano la nostra uscita dagli spogliatoi un'ora dopo. Abbiamo costruito qualcosa di importante come valori umani e attaccamento".

Il campionato è stato reso anomalo dalla vicenda Pistoiese.
"Anomalo, il finale è stato condizionato dalla classifica ridisegnata a 4 giornate dalla fine  . È una norma che oggi è toccata a noi, ma domani potrà toccare a qualcun altro. Quindi da sportivo dico che è una norma che non rende merito proprio ai risultati sportivi ottenuti sul campo attraverso la disputa di partite vere. La Pistoiese nel girone d'andata era una super squadra partita coi favori del pronostico e tutte le 17 squadre che l'hanno affrontata si sono trovate davanti una corazzata. Sarebbe bastato tenere validi i risultati dell'andata, come accadeva un tempo. Le anomalie ci sono state nel girone di ritorno".

L'obiettivo promozione, insomma, è stato strappato da una norma delle Noif.
"In realtà l'obiettivo dichiarato a inizio anno dalla società era quello di fare un campionato tranquillo, non avevamo la forza di riproporci al pari delle pretendenti, ma di lanciare qualche giovane e costruire un patrimonio per poi mettere la nuova proprietà nelle condizioni di provare ad ottenere qualcosa di più ambizioso l'anno successivo. È invece vero che ce lo siamo visti strappare da un qualcosa che non è dipeso da noi,  e come ho detto prima questa squadra che ha condotto quasi tutto il campionato in testa, concludendolo alla pari del Carpi, cui va comunque dato merito, non ha visto riconosciuto il proprio valore sul campo".

Da dove ripartire?
"La società ripartirà da un progetto ambizioso. Stanno definendo il passaggio di quote: c'è grande entusiasmo e lo ha dimostrato anche il pubblico che non vede l'ora di poter ripartire da quello che, secondo me, è un gruppo solido. Ma ci sarà tempo per parlare del futuro".