INTERVISTA TC - Godeas: "Record e gol in Europa. Prossimo anno in panchina"

14.10.2020 10:30 di  Antonino Sergi   vedi letture
INTERVISTA TC - Godeas: "Record e gol in Europa. Prossimo anno in panchina"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com

Dai gol in Serie A ad i gol in Prima Categoria passando anche per l'Europa, una carriera lunghissima per Denis Godeas che si è tolto anche la soddisfazione di battere un record molto singolare: segnare in tutte le categorie. Una grande soddisfazione per il centravanti che si diverte con la maglia della Triestina Victory e che un domani siederà in panchina. A tal proposito lo stesso Godeas ha parlato così ai microfoni di TuttoC.com.

Denis un record che ti eri posto come obiettivo oppure è tutto frutto del caso?
"E' tutto nato per caso, io non sapevo praticamente niente fino a tre anni fa. All'inizio non avevo tanta voglia di andare a giocare poi degli amici malati di statistiche mi hanno stuzzicato per questo record, questa è stata una delle motivazioni che mi hanno spinto a continuare a giocare. Mi sono imbarcato in questa avventura, l'inizio è stato complicato mentre adesso mi sono ormai abituato. E' diventata una cosa fatta bene, ora è una squadra seria per la categoria"

Rispetto ai tuo predecessori hai anche i gol in Europa.
"E' stata una delle tante fortune che ho avuto in carriera. Diciamo che le cose difficili le ho fatte tante anni fa, adesso mi sto divertendo però con la solita passione".

Rimanendo all'Europa League, più bello il gol con il Chievo o con il Palermo?
"Quello con il Palermo perché è valso il passaggio del turno ed era anche più difficile perché con il Chievo ho segnato con un tap-in".

C'è qualche gol che ti porti maggiormente nel cuore?
"Ovviamente i due gol in Europa, i primi gol in Serie A o quello alla Juve. I gol che ricordo con più affetto sono quelli che ho fatto a Trieste come la doppietta al Vicenza. Sono troppo legato alla Triestina e quindi tutti i gol con questa maglia li porto nel cuore".

Un grande legame il tuo con la Triestina.
"Ho avuto la fortuna di esordire nel vecchio stadio, sono a Trieste da una vita e mi sento triestino d'adozione".

Sei stato anche in campo nell'ultima Triestina in Serie B.
"Sono andato e tornato tante volte, sono stato fortunato perché ho sempre avuto un rapporto speciale con i triestini. Mi ha fatto piacere che gli ultras hanno esposto lo striscione per il mio record, mi hanno fatto sentire ancora più legato alla mia seconda casa calcistica".

Questa Triestina punta alla Serie B, cosa è mancato fino a questo momento visto l'inizio di stagione?
"La squadra c'è, l'obiettivo della società è quello di andare in Serie B. Siamo più strutturati rispetto agli altri anni ma è innegabile che abbiamo fatto due brutte partite. L'ambizione è alta, il campo in questo momento dice che siamo un po' in difficoltà ma possiamo fare un campionato di vertice".

In C è tornato anche il Mantova, piazza che conosci molto bene.
"Anche li sono stato benissimo, un'altra piazza importante che spero torni in categorie più importanti. E' una piazza con tanta passione, per queste cose ci vuole tempo e pazienza".

Una curiosità, come mai sempre il 99 sulla maglia?
"Ho giocato un calcio talmente vecchio che giocavo senza il nome, è stato un caso mi sembra a Messina perchè gli altri numeri erano occupati. E' andata bene e me lo sono portato dietro per tutta la carriera. E' stata comunque una casualità".

A 45 anni ti sei posto un limite o continuerai ancora a giocare?
"Se non ci fosse stato questo record probabilmente avrei smesso, continuerò a giocare ma tra amici con gli amatori. A me piace giocare a calcio e mi piacerebbe provare ad allenare i ragazzi dopo questa stagione".

Magari un giorno siederai sulla panchina della Triestina.
"In questo momento non ho questo tipo di ambizione, ovvio che mi piacerebbe ma prima vorrei capire se sono capace di fare questo ruolo. Mi è capitato di farlo in Eccellenza però da allenatore-calciatore però mi ha fatto vedere la grossa differenza. Vorrei provare con i ragazzi all'inizio".