Samb, altra sconfitta: l'entusiasmo sudamericano si sta già spegnendo?

TMW/TuttoC.com

Aveva sicuramente immaginato un debutto in campionato migliore Domenico Serafino per la sua Sambenedettese. Da quando ha rilevato la società lo scorso giugno, il presidente-musicista non ha ancora assistito ad una vittoria ufficiale su tre partite disputate; se, dopo i play-off pareggiati col Padova e la sconfitta rimediata in Coppa Italia, il numero uno rossoblù aveva fatto trasparire ottimismo, al termine della sconfitta rimediata ieri al Cabassi di Carpi, era ben visibile la delusione dipinta sul volto del patron, che ha lasciato lo stadio prima del fischio finale. Un chiaro segnale di come il secondo ko consecutivo non sia stato affatto digerito, tanto che non è pervenuto alcun commento post gara. Due gol fatti e cinque subiti in due partite, sono sintomo di come la squadra sia ancora preda delle incertezze che hanno caratterizzato la scorsa stagione e che, almeno quest'estate, sembravano essere state apparentemente seppellite dall'entusiasmo scaturito dall'insediamento di Serafino.

La sua Samb non danza a ritmo di nessuna musica latina, anzi, per ora balla solamente in balia degli avversari e del suo nervosismo: lo certificano le due espulsioni arrivate in altrettante partite (molto discutibile quella di ieri di D'Ambrosio, plateale e deplorevole quella di Maxi Lopez in Coppa Italia), sintomo di come il gruppo, nonostante un entusiasmo ritrovato da parte della piazza, sia tutt'altro che sereno. Anche i tifosi, dopo aver compiuto ragionevoli voli pindarici susseguenti ad un'altisonante campagna acquisti, sono tornati coi piedi per terra, invitando la squadra a profondere maggior impegno. Nessuna crisi, nessun dramma, d'altronde siamo soltanto alla prima giornata di campionato, ma a San Benedetto vogliono vedere una squadra che torni a giocare con entusiasmo sulle ali di quella garra sudamericana tanto decantata in estate.