.

INTERVISTA TC - Pasquato: "Dubito che il Monza accetti lo stop definitivo"

di Raffaella Bon

Dopo un lungo girovagare sui campi italiani ed aver disputato le ultime tre stagioni all'estero (una in Russia al Kryl'ja Sovetov Samara e due in Polonia con il Legia Varsavia), l'ex attaccante della Juventus, Cristian Pasquato, ha deciso di avvicinarsi a casa. Dallo scorso ottobre è un giocatore del Campodarsego, capolista del girone C di Serie D, a due passi da Vigonza dove è nato. Ai microfoni di TuttoC.com ha affidato il suo pensiero sul momento che sta attraversando l'Italia e non solo: "La situazione è pesante e non è facile per nessuno, io sono a casa da tre settimane e seguo tutto quello che sta succedendo. Certamente il momento è critico ma non sono preoccupato perché se ognuno di noi sta a casa e segue le regole, sono sicuro che ne verremo a capo".

Quali sono i tuoi ricordi più belli da calciatore delle ultime stagioni?
"Sicuramente le due finali playoff con il Pescara, quella persa contro il Bologna nel 2015 e quella vinta contro il Trapani l'anno dopo. Ricordo con piacere anche le esperienze all'estero, soprattutto quella in Polonia dove mi sono tolto la soddisfazione di vincere lo Scudetto e la coppa nazionale".

Sei preoccupato per la tua sicurezza quando si tornerà in campo?
"Non mi spaventa tornare ad allenarmi, anzi, non vedo l'ora di tornare a fare quello che faccio da quando avevo cinque anni. Sicuramente quello di calciatore è un lavoro ma è anche una passione e una valvola di sfogo. Se si riprenderà e quando non lo so, ma mi auguro che i campionati possano arrivare alla conclusione. Così è già una grossa perdita, se si dovesse fermare tutto definitivamente sarebbe una perdita ancora più grande e non credo che società come Monza o Benevento, che hanno investito tanto, possano accettare che tutto venga annullato".

Segui ancora le tue ex squadre?
"Sì seguo soprattutto il Pescara e il Legia Varsavia, dove ho tanti amici e ne approfitto per mandare un saluto a mister Emanuele".