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Padova, Bindi: "Bello esser primi, ma conta solo alla fine"

di Nunzio Danilo Ferraioli
Bindi, Padova

Ha parlato al Gazzettino del magic moment del suo Padova. Parliamo del portiere biancoscudato, Giacomo Bindi (in foto) il quale ha fatto il punto della situazione a trecentosessanta gradi. Ecco uno stralcio delle sue parole: "Essere la squadra capolista? È una bella sensazione, ma si sa che conta la graduatoria finale. Per adesso è una bella annata, se si pensasse però che comandare è più facile che essere terzi o quarti, non si avrebbe la giusta mentalità. Si sta in testa perché si è concentrati tutto l’anno e si fanno rinunce anche nella vita personale per raggiungere l’obiettivo finale. Dobbiamo essere noi a dare l’input a chi ci sta dietro e fare in modo che a logorare mentalmente sia proprio la necessità di dovere inseguire. Si è instaurato un ottimo gruppo, tra noi ci sono grande rispetto, voglia di remare dalla stessa parte e aiutarci reciprocamente, staff e allenatore compresi. Una situazione che, pur migliorata, è anche figlia della passata stagione in cui sono state create le fondamenta. Sostenevo quel progetto e ora arrivano le conferme. Tifosi? Peccato che all’Euganeo il calore si disperda per la sua ampiezza; sarebbe bellissimo riuscire a riempire quei settori adesso più vuoti e si sa che i risultati aiutano. Il rinnovo? Affronteremo l’argomento nei prossimi giorni. Intanto sono contento e ho apprezzato molto il fatto che la società si sia mossa in maniera immediata e tempestiva in tal senso con Madonna subito dopo l’infortunio. Un bel segno che il Padova lancia a tutto il calcio".


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