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Cuneo, il tempo stringe: a quando la svolta?

di Claudia Marrone

Un silenzio assordante, reso ancora più inquietante dall'addio del grande condottiero Viali, che prima di accasarsi al Novara ha permesso al Cuneo di rimanere in categoria, dopo un lungo e travagliato percorso concluso positivamente solo ai playout, dove la formazione piemontese si è imposta sul Gavorrano. La festa per il traguardo raggiunto, poi la doccia gelata, patron Marco Rosso ha dichiarato di voler cedere la società, ma niente da circa un mese si è mosso in merito: o meglio ancora, niente di concreto si è visto. 
Ma qualche voce è circolata: si è fatto il nome di Roberto Lamanna, ex dirigente dell'Alessandria e ora rappresentante di una cordata di investitori indiani proprietari di una multinazionale asiatica che gestisce energia rinnovabile in tutto il mondo. Niente di più preciso, un vago profilo è stato tracciato, quando ancora si era a inizio giugno e la trattativa pareva ormai a un passo dalla chiusura.

Certo è che viene da chiedersi non solo chi siano questi imprenditori, ma anche perché una così importante (?) azienda di livello mondiale sia interessata a un club di terza serie: i precedenti non sorridono, basti pensare al grande bluff di Pablo Dana, mediatore di una holding di Dubai, prima a Pisa e poi a Mantova, o agli iraniani avvicinatisi - si o no? - all'Akragas. Non è giusto far di tutta l'erba un fascio, ma con gli attuali chiari di luna e le scadenze ormai sempre più imminenti la preoccupazione dei tifosi è tanta, anche se per adesso, al netto di una vendita, la società non ha mai espresso problematiche legate all'iscrizione al prossimo campionato di Serie C: il Cuneo, insomma, non risulta tra le squadre a rischio iscrizione, anche se, si sa, le sorprese sono sempre dietro l'angolo e tutto può succedere da qui a breve tempo. 

Quel che di certo c'è, è che i tempi iniziano a stringere anche per la programmazione tecnica futura, non solo per le questioni burocratiche. La perdita di Viali non è cosa di poco conto, e a questo si deve aggiungere che, eccetto un rumors sul possibile approdo in panchina di Antonino Asta, non si è sentito niente in merito, se non qualche calciatore che ha parlato anche esprimendo la volontà di rimanere in biancorosso: ma ovviamente fino a quando non sarà risolto il nodo societario non si potrà parlare con esattezza di mercato, ma neppure programmare. Che è poi la cosa più importante, perché alla fine può anche non emergere niente in merito, basta che qualcosa sia fatto: come si dice, le chiacchiere, in certe situazioni, stanno a zero, contano solo i fatti. 
Ma quanto si potrà ancora attendere?


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