INTERVISTA TC Pres Monza: "Playoff? Vogliamo arrivare fino in fondo"

25.04.2018 18:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Nicola Colombo
TMW/TuttoC.com
Nicola Colombo
© foto di Valeria Debbia

Playoff aritmetici conquistati con tre giornate d'anticipo, sesto posto in classifica con mirino puntato sul quarto da cui li dividono solo 2 lunghezze: sembra proprio poter essere definita un'annata d'oro quella attuale per il Monza che un anno fa, di questi tempi, festeggiava la promozione dalla Serie D. Un risultato ottenuto grazie all'acquisizione del club da parte del presidente Nicola Colombo quel fantomatico 2 luglio 2015, al termine di una stagione in cui la squadra si salvò sul campo ma non nelle aule di tribunale che ne sancì il fallimento. Due anni di purgatorio tra i dilettanti ed ora si vola nuovamente in terza serie: il numero uno biancorosso è intervenuto quindi in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com per stilare un bilancio di questa stagione, che può ancora regalare qualche sogno ai tifosi brianzoli.

Presidente, non più tardi di due settimane fa TuttoC.com, analizzando il rendimento delle matricole, ha stilato una classifica in cui siete risultati al primo posto ex aequo insieme al Mestre [LEGGI QUI, ndr].
"Presentando la stagione in estate avevo detto che l'obiettivo chiaramente era mantenere la categoria, però avevo anche detto che gli sportivi devono sempre cercare di andare oltre i propri limiti: il saltatore in alto cerca di fare un centimetro in più e quindi anche noi avevamo l'obiettivo di migliorarci e di fare più di quello che si aspettava da noi. Per il momento posso dire che stiamo andando oltre, come appunto deve fare ogni sportivo".

La sua squadra ha saputo inanellare una serie di dieci risultati utili di fila in casa. Mentre forse le è mancata un po' di continuità in trasferta.
"Abbiamo avuto un andamento a volte altalenante, caratterizzato da grandi imprese come le vittorie di Siena, Livorno , Viterbo e anche Piacenza. Ma siamo incappati in sconfitte abbastanza deludenti contro squadre di classifica più bassa. E' normale con una squadra giovane come la nostra: d'altronde abbiamo in rosa tanti ragazzi al loro primo anno in questa categoria e soprattutto con un età media molto bassa. Quindi è normale che ci sia mancata un po' di costanza: è stato il nostro piccolo obiettivo non essere continui. Però devo dire che quelle vittorie fuori casa rimarranno come i ricordi più belli di questa stagione".

Questo rendimento altalenante ha sempre generato nel tifoso medio delle critiche a volte poco condivisibili.
"E' ovvio che se vinci contro la prima in classifica e poi perdi con l'ultima, il tifoso un po' si arrabbia e ritiene che stiamo perdendo inutilmente terreno e che facendo risultato anche con le più piccole avremmo potuto essere in una condizione migliore di classifica. E' chiaro che il tifoso vuole sempre tutto e subito. Quest'anno, però, con i playoff matematici, anche i tifosi alla fine - al di là degli episodi - credo siano contenti di ciò che stiamo facendo".

L'anno scorso, dopo la promozione dalla Serie D alla Serie C avvenuta proprio in questi giorni (era infatti il 23 aprile 2017, ndr), lei ebbe a dire che il suo primo pensiero era stato per i tifosi e che tutto quello che aveva fatto fino a quel momento era stato fatto per loro. La realtà però è che il numero dei paganti presenti sulla distinta dopo la partita è sempre un po' esiguo.
"Questo è vero, però c'è sempre il nostro zoccolo duro. Quel discorso lo avevo fatto perché è vero che abbiamo pochi spettatori, però questi ci seguono al Brianteo e in trasferta e sono tifosi che meritano per tutto quello che hanno subìto negli anni passati. Quindi è giusto apprezzarli e riconoscere i loro meriti e la loro passione. Saranno pochi, anche se stanno crescendo nei numeri ma solo in maniera relativa, ma era giusto ricompensarli dopo tutte le umiliazioni subite negli ultimi anni. Scherzando, anche se forse rischio di apparire un po' blasfemo, ho avuto modo di dire che noi abbiamo tante persone che ci seguono ma non praticano, cioè non vengono allo stadio, alla nostra funzione laica (ride, ndr). Se andate a vedere in quanti ci seguono nei nostri social, scoprirete che abbiamo più di 18 mila persone su Facebook. Ma quando c'è da andare la domenica allo stadio ce ne sono molte meno. Il nostro obiettivo è piano piano farli partecipare alla nostra funzione domenicale".



Continuando a parlare di stadio: siete balzati agli onori delle cronache un mese fa per quel macroscopico errore che ha fatto saltare l'assegnazione della gestione del Brianteo per un solo euro. La situazione attualmente quale è?
"Quella è stata una svista, ma come ho già avuto a dire non comporta alcun tipo di slittamento od altro. I tempi non si velocizzeranno grazie ai bandi comunali, ma grazie agli investitori che credono nel progetto che abbiamo nel cassetto già da qualche tempo. E' un progetto che ha anche una valenza economica, cioè ritorni interessanti: quello che stiamo facendo è cercare di convincere gli investitori a finanziare questo progetto che è già stato valutato sia nei costi sia nei ricavi. Ci sono trattative in corso e persone interessate con cui sto parlando e mi auguro che la situazione si sblocchi".

Anche perché anche in questo caso ha più volte ricordato come il Brianteo non sia solo spesso definita una cattedrale nel deserto, ma anche un impianto oramai fatiscente che mostra tutti gli anni che ha.
"E' uno stadio che, non per colpa nostra ma a causa del fatto che negli anni passati è stato molto trascurato dalle gestioni sportive precedenti, è veramente in una situazione vergognosa, anche se forse si tratta di un termine troppo forte dato che ho visto altri stadi che non stanno meglio del nostro in giro per la Serie C. E' una situazione tale per cui occorrono in fretta una riqualificazione e una ristrutturazione".

Mancano solo due partite al termine della regular season e al netto della partecipazione ai playoff già acquisita, immagino comunque stiate già pensando alla prossima.
"Intanto continuiamo a pensare a questa perché possiamo ancora migliorare la nostra posizione in classifica, speriamo in queste ultime di fare bene e poi ci saranno i playoff. Salire in Serie B già quest'anno sarebbe un'impresa difficilissima: i playoff sono un terno al lotto, dato che ci sono tante squadre coinvolte. Pensiamo a fare bene, ad andare avanti il più possibile e magari anche arrivare fino in fondo perché il calcio spesso racconta storie di questo tipo. Nessuna partita è scontata. Poi innegabilmente stiamo pensando anche alla prossima stagione: vogliamo migliorare ulteriormente la squadra e provare l'anno prossimo ad arrivare in alto. Noi siamo qui per cercare di portare la squadra in Serie B perché è notorio che la C è una categoria dove è molto difficile - se non quasi impossibile - mantenere un equilibrio economico. La Serie B è diversa e dà anche più disponibilità di sponsor e di contributi maggiori".

In chiusura le chiediamo una battuta sul lavoro svolto dal ds Antonelli e da mister Zaffaroni.
"Il direttore sportivo in questi due anni ha dovuto ricostruire un po' tutto, ma il merito va a tutto lo staff, anche del settore giovanile che sta facendo una stagione molto importante con alcune squadre che hanno avuto accesso ai playoff nazionali. Diciamo che con Antonelli abbiamo fatto tanti innesti sia a giugno sia a gennaio e quando lavori così tanto non è scontato azzeccarli tutti. Però buona parte di questi innesti sono stati importanti, abbiamo preso tanti ragazzi che venivano dalla D e che quest'anno stanno facendo bene, anche oltre alle attese. Per quanto riguarda il mister siamo soddisfatti: rimarrà con noi anche l'anno prossimo e con lui speriamo di raggiungere l'obiettivo che abbiamo".

Anche perché mister Zaffaroni ha più volte ricordato di aver un conto in sospeso con la Serie B dai tempi in cui gli sfuggì, sempre in biancorosso, da giocatore.
"Lo so, ha avuto modo di dirlo già tempo fa. Questo combacia esattamente con i nostri desideri e sarebbe bello poterci arrivare con lui".