INTERVISTA TC - Pres Arezzo: "Ho iscritto la squadra. Ora la cessione"

05.08.2020 15:50 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Pres Arezzo: "Ho iscritto la squadra. Ora la cessione"
TMW/TuttoC.com

L'Arezzo prenderà parte al prossimo campionato di Serie C. Il presidente degli amaranto, Giorgio La Cava, ha iscritto la squadra. A confermarlo è lo stesso numero uno in esclusiva a TuttoC.com: "La nostra iscrizione è stata effettuata last, last, last minute. Non per il discorso legato ai pagamenti, quelli erano stati fatti ieri. Ma per il problema stadio che abbiamo risolto grazie alla grande disponibilità del Gubbio e del suo patron Notari, che ringrazio pubblicamente. Oggi si è riunita la commissione e l'obiettivo è stato raggiunto perché abbiamo ottenuto l'autorizzazione. Entro agosto, in realtà, il nostro stadio sarà pronto e giocheremo ad Arezzo. Ma era essenziale indicare uno stadio a norma sin da subito. Senza questo documento, sia la fideiussione che i pagamenti in regola sarebbero stati inutili. Stiamo inviando proprio questo documento che si unirà agli altri già in Lega".

Alla fine a pagare è stato patron La Cava.
"A me non piace fare figuracce. L'ho fatto perché sono appassionato di calcio, nonostante io abbia ricevuto attacchi ingiustificati e striscioni sotto casa che non meritavo affatto. Non ho mai chiesto nulla ad Arezzo, non ho mai chiesto lavori come fanno altri colleghi che, giustamente, non vogliono solo spendere. Ho lavorato per un mese intero solo all'iscrizione del club".

E adesso si può tornare a pensare alla cessione...
"Non mi sbilancio, siamo abbastanza avanti ma la vendita si fa solo quando esci dal notaio. Ci sono un paio di situazioni molto interessanti, vedremo. L'importante era il mantenimento della categoria perché non puoi comprare una squadra il 29 luglio per poi doverla iscrivere il 5 agosto".

E se la vendita non si concretizzerà?
"Studieremo il modo per andare avanti. Comunque vada, l'Arezzo il prossimo anno giocherà in Lega Pro: era una promessa che avevo fatto alla città e volevo mantenerla. In tanti ci davano per morti, forse perché in passato l'Arezzo era saltato un paio di volte. Ma questa volta non è andata così".