INTERVISTA TC - Macalli: "Stop campionato? In C zero alternative"

27.04.2020 11:15 di Raffaella Bon   vedi letture
Mario Macalli
TMW/TuttoC.com
Mario Macalli
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Mario Macalli, ex presidente della Lega Pro, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per parlare del momento difficile che il calcio di terza serie sta attraversando, anche a causa dell'emergenza Coronavirus.

Cosa pensa dello stop del campionato?
"A livello di Lega Pro non ci sono alternative: il protocollo sanitario non si può attuare. E' una situazione incredibile, ma purtroppo non ci si rende conto. Le partite si giocano in casa e fuori e a quel punto come fai? Per portare una squadra a giocare servono come minino due pullman. Per una questione di rispetto smettiamola di parlare di calcio".

Secondo la proposta del Direttivo di Lega Pro verrebbero promosse le prime tre mentre la quarta sarebbe decisa tramite sorteggio...
"Io credo che non succederà così, non so come faranno. Le prime tre classificate sicuramente se la sono guadagnata sul campo. La quarta è un problema, ma non so cosa possono inventarsi, anche perché ricordo che c'è un consiglio federale. Rispetto le decisioni degli organi direttivi".

C'è la possibilità di ricorsi da parte di alcuni club?
"È normale ormai parlare di ricorsi, ma c'è una situazione logica e non vedo che ricorsi fare".



Che ne pensa del blocco delle retrocessioni?
"Anche questo è un problema: cambi un format, teoricamente chi è oggi in zona retrocessione può salvarsi ma così vai incontro ad un campionato che non è più a sessanta squadre".

Ma rivedremo veramente sessanta squadre nel prossimo campionato?
"Purtroppo per questo mondo ci sarà da vedere. Si inizia infatti a dire che serve una diminuzione del numero dei club professionistici. Ma l''ultima vera rivoluzione l'ho fatta io, portando appunto a sessanta squadre, un format che sicuramente sta in piedi se usi determinate situazioni".

Cosa pensa del blocco dei ripescaggi dalla Serie D?
"Questo mi sembra normale, non c'è scritto da nessuna parte che devono essere più di nove promozioni. Il blocco dei ripescaggi è la prima cosa da fare".

E le squadre importanti che rimarrebbero fuori?
"Se non vincono non hanno diritto. Alcune importanti sono fallite sette volte, poi ci sono squadre piccole che vivono facendo quello che devono fare in modo egregio. La Lega Pro ha possibilità di stare in piedi con le norme e ragionare con la testa, chi fa parte di questo mondo non deve giocarci contro. Ogni categoria deve avere la propria missione e la Lega Pro deve creare il prodotto per le categorie superiori".