INTERVISTA TC - Gerbaudo: "Juve B serviva prima. Rammarico ramarro"

08.08.2018 11:40 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
Matteo Gerbaudo
TMW/TuttoC.com
Matteo Gerbaudo

Matteo Gerbaudo, dopo una positiva stagione in prestito al Cuneo, con salvezza incorporata, ha rescisso da pochi giorni il proprio contratto con il Pordenone e ora è pronto a rimettersi in gioco in una nuova piazza. Centrocampista di grande duttilità, nell'ultima annata ha trovato la via del gol due volte, firmando anche quattro assist. TuttoC.com lo ha intervistato in esclusiva.

Da pochi giorni hai salutato il Pordenone dopo due anni.
"C'è un po' di rammarico perché al primo anno mi sono trovato molto bene con tutti, dirigenza, staff, compagni e tifosi. Tra l'altro la città è bellissima. Non mi è stata data l'opportunità di dimostrare il mio valore, ma non c'è rancore. Ripeto solo un po' di rammarico. Ci siamo incontrati con la società e abbiamo deciso di prendere strade diverse".

Resta, nella passata stagione, un'insperata salvezza col Cuneo.
"È stata una stagione ricca di emozione. Siamo partiti in sordina, faticando ad adattarci alla categoria a livello di squadra, ma poi, col cambio in panchina, siamo riusciti ad arrivare e conquistare un risultato che per il Cuneo e per la città è storico. Siamo stati tutti bravi, è una salvezza arrivata con la forza del gruppo. Al triplice fischio dell'ultima gara playout col Gavorrano, che è valsa la salvezza, mi sono accasciato a terra e ho pensato in trenta secondi a tutta l'annata, levandomi un peso enorme. Vincere un playout è come vincere un campionato. Per fortuna abbiam potuto indossare le magliette preparate dalla società in caso di salvezza (ride NdR). Poi c'è stata una bellissima festa in Toscana e il rompete le righe al rientro in Piemonte".

Come giudichi la tua stagione a livello personale?
“Sono molto soddisfatto. Avrei potuto qualche gol in più però ci sono stati momenti belli come il gol alla Pistoiese a pochi secondi dalla fine, nella rimonta dallo 0-3 al 3-3. Una bella scarica di adrenalina”.

Prossima annata: cosa farai?
"Sono  un classe 1995, quindi questo è il primo anno da over, ma sono convinto che se un giocatore è valido lo è al di là dell'età. Arrivo da una stagione in cui ho giocato sempre, con due gol e quattro assist e quindi posso ritenermi soddisfatto. Fisicamente mi sento benissimo, sono pronto. Grazie a un personal trainer, ho fatto un lavoro atletico molto intenso. Mi manca un po' la parte di gruppo, ma sono sicuro che una volta trovata squadra sarò al 100% della forma alla svelta. A ma piace far parlare il campo. Non chiedo la luna, ma solo un progetto in cui ci sia trasparenza e voglia di darmi la possibilità di dimostrare il mio valore”.

C'è una sfida che ti affascina particolarmente?
“Non ho mai provato il Girone C. Mi dicono sia un girone difficilissimo, ogni gara è imprevedibile, tiratissima e questo mi affascina, ma in realtà tutti i gironi sono belli e in ognuno ci sono giocatori di valore”.

Sei cresciuto nella Juventus: come giudichi la decisione di bianconeri di iscrivere la squadra B al campionato di Serie C? 
“Se questa iniziativa fosse iniziata qualche anno fa per i giocatore come me sarebbe stato meglio perché sarebbe stato utile per entrare nel mondo professionistico in un certo modo. La Squadra B per i ragazzi della Juventus sarà importante, ma dopo uno o due anni i giocatori devono essere pronti per il grande salto”.