INTERVISTA TC - Foggia, Merola ci crede: "Ai playoff per essere protagonisti. Tifo Inter, ma il Napoli..."

31.03.2022 12:30 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Foggia, Merola ci crede: "Ai playoff per essere protagonisti. Tifo Inter, ma il Napoli..."
TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E' uno dei tanti calciatori che, agli ordini di Zeman, ha completato il suo processo di maturazione garantendo numeri eccellenti in un girone complesso come quello meridionale. In serie C è un autentico valore aggiunto nonostante la giovane età, a giugno vedremo se l'Empoli gli darà fiducia o deciderà di dirottarlo altrove in prestito per consentirgli di fare ancora esperienza. Intanto Davide Merola è concentratissimo su questo rush finale e sogna di portare il Foggia in serie B per ripagare la fiducia della dirigenza e di un tecnico che, anche con un pizzico di coraggio, gli ha cucito addosso la maglia da titolare anche quando attraversava un momento non brillantissimo. Ai microfoni di TuttoC, l'esterno rossonero ha rilasciato una bella intervista parlando di passato, presente e futuro:

Anzitutto una sintesi di questo campionato dai due volti per lei...

"E' vero, è stata un'annata intensa e ricca di momenti differenti. A inizio stagione ho subito un infortunio e sono stato fermo un paio di messi, oggi però posso dire di essere soddisfatto e i numeri sono dalla mia parte. Ho segnato nove gol in campionato e uno in coppa Italia, mister Zeman mi ha impiegato come esterno destro sfruttando in pieno le mie caratteristiche. A inizio anno le aspettative erano alte, ma non avrei mai pensato di segnare così tanto da febbraio in poi"

Cosa ci fa un calciatore così talentuoso in serie C?

"Nella trafila  col settore giovanile ho sempre dimostrato di avere un buon fiuto del gol. Quando sono andato a Empoli ho collezionato sette presenze, poi ho firmato per il Grosseto e non sono stato preso molto in considerazione. E' come se quella di Foggia fosse la prima, vera, esperierenza tra i professionisti e cerco di apprendere il più possibile per costruirmi un futuro importante"

La presenza di Zeman è indubbiamente un valore aggiunto, è d'accordo?

"Assolutamente sì. Devo molto al nostro allenatore, mi ha insegnato tantissime cose. Sono un calciatore con caratteristiche offensive, eppure ora corro avanti e indietro sulla fascia senza nemmeno accusare stanchezza e fatica. Se stiamo ottenendo buoni risultati è anche merito del mister e del suo staff, stiamo parlando di persone competenti e con esperienza notevole alle spalle. All'inizio non rendevo più di tanto, ma Zeman ha continuato a darmi fiducia schierandomi con frequenza dal primo minuto. Cosa che in Italia non accade spesso. E che non dimenticherò".

Quali sono gli obiettivi del Foggia arrivati a questo punto del campionato?

"Credo che anche dall'esterno abbiate la percezione di una squadra che si diverte e che si muove bene interpretando al meglio quanto ci chiede l'allenatore.  Abbiamo assimilato al meglio i suoi concetti di gioco, i risultati in questo periodo ci stanno premiando e la classifica è interessante. Speriamo di poter essere una mina vagante dei playoff, la filosofia di Zeman sarebbe chiara anche in caso di eventuali spareggi con due risultati su tre a disposizione: scenderemmo sempre in campo per giocarci la partita a viso aperto, senza fare calcoli o buttare via il pallone. In questo momento siamo concentrati sulle ultime gare di campionato e ogni ragionamento a lungo termine preferirei accantonarlo, ma è chiaro che vogliamo chiudere nel migliore dei modi e proseguire la striscia di risultati positivi".

Invece l'obiettivo personale è arrivare quanto prima in serie A, giusto?

"Assolutamente. Visto il mio inizio di stagione non pensavo minimamente al salto di categoria, poi mi sono sbloccato ed è normale che l'autostima sia aumentata. Mi piacerebbe, un giorno, giocare in massima serie e togliermi altre soddisfazioni. Però devo essere grato anche al Foggia che mi ha permesso di rilanciarmi. A Empoli avevo segnato due gol in coppa Italia, però hanno deciso di non riconfermarmi e mi sono ritrovato in Lega Pro. Sono ripartito con il massimo dell'umiltà e della determinazione, direi che i risultati sono dalla mia parte. Nel mio percorso nel settore giovanile ho sempre segnato, se non giochi con continuità rischi di perdere fiducia e consapevolezza".

Credete nella possibilità di chiudere la regular season in una posizione privilegiata?

"Certo, lavoriamo per quello. Anzitutto speriamo che ci restituiscano i due punti in classifica, in questo modo il distacco dalla terza e dalla quarta diminuirebbe. Sarà fondamentale lo scontro diretto in casa con l'Avellino".

Rapporto con la famiglia, con lo spogliatoio e quotidianità: ci racconti qualcosa per consentire ai suoi tifosi di conoscerla meglio...

"Di solito ci alleniamo al mattino e, nel tempo libero, mi piace stare con la mia ragazza. Non può raggiungermi sempre per motivi di studio, ma quando possibile trascorriamo molte ore assieme. Ho un bel rapporto anche con la mia famiglia Mio padre è la persona più umile al mondo, anche quando ho tagliato traguardi importanti mi ha riportato immeditamente con i piedi per terra ricordandomi di continuo che la strada è sempre in salita e c'è tanto da fare. E fa bene, non smepre in questo sport prevale la meritocrazia. Ai miei nonni, invece, ho promesso che un giorno indosserò la maglia del Napoli: sono tifoso dell'Inter, ma da campano sarebbe una grossa soddisfazione. In fondo anche Insigne è partito da Foggia e con Zeman in panchina. Nello spogliatoio ho legato con tutti. Ma sarebbe ingeneroso fare nomi, è un gruppo unito che rema nella stessa direzione sperando di raggiungere grandi obiettivi con la maglia rossonera. Magari la promozione in serie B".

Quale sarà il suo futuro?

 "A fine stagione tornerò all'Empoli, so che ogni tanto la società si sente con il mio procuratore. E' chiaro che dalla mia ho il rendimento e i gol segnati, ho un altro anno di contratto e spero di poter avere la mia occasione. Intanto, lo ripeto, voglio ringraziare il Foggia e il direttore sportivo Giuseppe Pavone che è sempre stato molto attento ai calciatori giovani. C'è uno staff che ci sa gestire, un allenatore che ha esperienza e ha lanciato moltissimi giocatori nel calcio che conta".