INTERVISTA TC - Argurio: "Playoff? Domani qualche sorpresa in trasferta"

04.07.2020 22:15 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Argurio: "Playoff? Domani qualche sorpresa in trasferta"
TMW/TuttoC.com
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Tra poche ore la Lega Pro tornerà in campo per il secondo turno dei playoff. TuttoC.com ha chiesto a Christian Argurio, ex diesse tra le altre di Messina e Catania, un'analisi degli spareggi promozione.

Domani, a differenza del primo turno, comunque vada, ci sarà qualche eliminazione eccellente.
"Ogni squadra che va a giocare i playoff ci crede e ci mette tutto. Poi, ovviamente, c'è chi non ha nulla da perdere e chi invece è costretto a vincere. Se nel primo turno non abbiamo visto nemmeno una vittoria in trasferta, per domani non ne sarei così sicuro...".

Anche perché due corazzate come Triestina e Catanzaro giocheranno in trasferta.
"La classifica ha detto che Sudtirol e Potenza hanno fatto meglio sul campo di alabardati e giallorossi. I giuliani e i calabresi hanno pagato un inizio di campionato particolare, con un cambio d'allenatore nel mezzo, perdendo punti per strada. Ma parliamo di due squadre costruite per poter arrivare fino in fondo ai playoff, senza dimenticare che la Triestina ci è già riuscita l'anno scorso, fermandosi solo in finale. Quindi darei il 50% di possibilità a entrambe nonostante i due risultati a favore delle squadre di casa. Ricordiamoci anche che ci sono i cinque cambi e queste due società hanno delle rose lunghe e importanti". 

Ternana-Catania sarà una sfida di lusso. Forse quella con più blasone.
"Sulla carta i rossazzurri avranno un ostacolo più difficile, dal momento che le Fere sono state costruite per vincere il campionato. E poi gli umbri hanno già preso confidenza con il campo, essendo gli unici ad aver giocato due partite, tra la finale di Coppa Italia con la Juventus U23 e il primo turno con l'Avellino. Ma gli etnei hanno giocatori forti inseriti in un ottimo gruppo, hanno il carisma dell'allenatore, hanno la spinta emotiva di superare gli ostacoli extra-campo. E alcuni singoli, soprattutto, sono in grado di decidere le partite da soli se avranno a loro disposizione l'episodio giusto. E contro la Virtus Francavilla hanno fatto vedere che non mollano mai: perdevano 0-2 e hanno vinto 3-2".

Nel Girone A, invece, un forfait e Alessandria-Robur Siena. Nel Girone B anche Padova-Feralpisalò.
"Il Novara ha avuto la fortuna, dopo aver eliminato l'Albinoleffe, di incontrare una squadra che ha preferito non partecipare e avrà avuto i suoi motivi per farlo. Le altre due sfide saranno intriganti e credo anche molto equilibrate. In realtà tutte le gare di domani, secondo me, saranno ancora una volta all'insegna dell'equilibrio. Nessuno avrà la foga di volerla chiudere subito. Le squadre in trasferta sanno che se prendono gol ne dovranno fare due. Quelle in casa sanno che se prendono gol poi non avranno più il vantaggio dalla loro parte dei due risultati su tre. E poi ci sono tante variabili che entrano in gioco. Quelle tipiche di un playoff e quelle dovute alla situazione attuale".

Cioè?
"Riguardo le prime, bisogna ricordare che i playoff sono sempre un campionato a parte. Non sempre vince la più forte ma spesso ce la fa la più in forma. Penso al Cosenza di un paio d'anni fa, per esempio. Riguardo le novità, si gioca in un periodo così anomalo e dopo tanti mesi di stop: la forma fisica è un'incognita per tutti, sia per chi ha già giocato e tornerà in campo dopo pochi giorni sia per chi non gioca una partita ufficiale da mesi. Inoltre le squadre di casa non possono contare sul proprio pubblico e questo potrebbe fare la differenza. Non è un caso che in Serie A e in Serie B, dopo la ripartenza, sono stati numerosi i successi in trasferta. Non ci saranno più, almeno per quest'anno, i catini infernali di C ai playoff".

Bari la grande favorita. E' così?
"Parliamo di una società importante con giocatori forti e un allenatore molto bravo. Parte dal vantaggio di essere arrivata seconda ma può essere anche uno svantaggio. Mi successe due anni fa col Catania quando chiudemmo dietro il Lecce. Giocammo dopo le altre squadre e non fu facile: passammo il turno con la Feralpisalò con diverse difficoltà. E poi avranno lo svantaggio di non poter giocare con il "San Nicola" pieno. Ma Bari e Reggiana secondo me, con l'organico che hanno, hanno grandi chances di arrivare fino in fondo".

Playoff su base volontaria e con una classifica congelata. Non tutti sono contenti.
"Forse ci siamo già dimenticati che un paio di mesi fa eravamo in una situazione drammatica e c'era il forte rischio di non poter giocare nemmeno i playoff. Per fortuna questo rischio è stato scongiurato, quindi accontentiamoci intanto del fatto che le decisioni importanti, come retrocessioni e promozioni, si decideranno sul campo. Asetticamente, poi, sono dell'idea che i risultati di un torneo si debbano dare sulla base di tutto il calendario. Io avrei preferito una classifica completa ma quella che abbiamo adesso è comunque vera, perché i punti sono stati fatti sul campo e non a tavolino".

Chiusura sul personale. Dove andrà Argurio?
"Al momento non si sa. Mi trovavo bene all'Hajduk Spalato ma ho fatto una scelta logica e leale: quando Bjelanovic è andato via l'ho seguito, visto che ero andato lì con lui. Qualche chiacchiera in Italia attualmente c'è, qualche situazione si potrebbe aprire ma molti club sono in standby e altri stanno giocando. Qualcosa bolle in pentola, aspettiamo e vedremo che succederà".