ESCLUSIVA TLP - Como, pres Porro: "Bilancio da approvare: grave scorrettezza non farlo. Guerra in Lega? Serviva più stile"

"Bisogna approvare il bilancio: sarebbe altamente scorretto non farlo senza una motivazione vera". Così Pietro Porro, presidente del Como, si esprime ai microfoni di TuttoLegaPro.com al termine della riunione informale tenutasi quest'oggi nella sede della Lega Pro. "Il 16 febbraio ci sarà l'assemblea dei soci e sono convinto che quando sarà la maggioranza voterà il bilancio. Inutile nasconderlo, sarà una prova del nove per verificare la tenuta dell'attuale governance. Vorrei però che sia chiara una cosa: si può essere d'accordo o meno sulla gestione della Lega, ma il bilancio è un discorso a parte. Non è logico legare le due questioni. Oggi la pre-riunione serviva per chiarire eventuali timori sul bilancio. E non ne son pervenuti. Senza problemi gravi un bilancio, come in tutte le aziende, deve essere approvato. Quanti eravamo quest'oggi? Una trentina circa, molte società hanno avvisato che non potevano venire".

Eppure il bilancio è in perdita...

"E' vero ma è capitato in un'annata difficile, non capita di sicuro tutti gli anni. Inoltre sono tranquillo, non credo che importanti imprenditori, presenti nel Direttivo, abbiano commesso qualcosa di strano. Servirà, nell'immediato futuro, rivedere qualche spesa eccessiva o cambiare qualcosa nell'organizzazione. Il patrimonio netto della Lega Pro è molto importante, non si fallisce domani".

Cosa pensa della diatriba interna alla Lega Pro? 

"E' importante trovare un equilibrio. Bisogna cambiare sicuramente, la Lega Pro dovrà essere modernizzata ma non vedo problemi di gestione. Credo che quanto stia accadendo sia più una battaglia personale tra soggetti prima vicini tra loro: qualcuno dovrebbe farsi un esame di coscienza. Le due fazioni stanno cercando di proporre un programma di miglioramento della Lega Pro e questo è positivo ma ciò, ripeto, non deve legarsi alla questione del bilancio. Forse serviva un po' più di stile, troppa bagarre mediatica. Non dico che i panni sporchi si debbano lavare in famiglia, sono per la trasparenza. Però la battaglia politica non va bene con le logiche di un'azienda. Questa guerra sicuramente non fa bene alla Lega Pro".