Trapani, se quattro allenatori non incidono le colpe sono altrove. Onore al Cerignola, ma l'Avellino è pronto al sorpasso

Editoriale di oggi incentrato quasi esclusivamente sull'aspetto meramente tecnico. Perchè, ormai, mi sono già abbondantemente espresso circa la crisi che attanaglia un campionato professionistico di livello assoluto come la serie C. Mi limito, dunque, a fare un grosso in bocca al lupo alle tifoserie di Taranto e Turris, ma anche a quelle di Lucchese e Messina che sperano in un epilogo diverso fidandosi di alcune voci che - soprattutto su sponda rossonera -parlano di una svolta possibile. Che quest'ennesima stagione travagliata, culminata addirittura con due estromissioni e con classifiche stravolte, possa lasciare in eredità un insegnamento importante dopo lustri di chiacchiere senza fatti. Ne va della credibilità di quello che era lo sport più bello del mondo. Tornando a parlare di calcio, è davvero incredibile quello che sta accadendo nel girone A. Ogni volta che il Padova sembra avviato verso la fuga, ecco il Vicenza che accorcia le distanze. E ogni volta che il Vicenza è ad un soffio dal sorpasso, ecco che i ragazzi di Andreoletti accelerano di nuovo. I biancoscudati, clamorosamente secondi al termine dei primi tempi disputati lo scorso fine settimana, consolidano la propria posizione in classifica e sognano di tornare in cadetteria dopo la retrocessione del 2019. Anche la tifoseria, pur proseguendo in buona parte lo sciopero annunciato a inizio campionato, si sta progressivamente riavvicinando e la squadra sta confermando di avere testa, cuore e attributi per gestire i - rari - momenti difficili e di reggere il confronto contro un avversario decisamente più esperto e che ha scalato posizioni recuperando anche pezzi da 90 come Ronaldo e Ferrari. Un plauso all'Albinoleffe, squadra di cui si parla poco, che agli inizi degli anni duemila si era ritagliata uno spazio importante in B sognando addirittura il grande salto in A e che ora sta consolidando la quarta posizione sciorinando un calcio piacevole ed efficace soprattutto grazie alla coppia di centrocampo formata da Parlati e Fossati. Un tandem di spessore, gente che sarebbe titolare in qualunque squadra dell'intera serie C.
In coda, invece, sembra segnato il destino dell'Union Clodiense: solo la matematica consente di sperare ancora nei playout, ma le contemporanee vittorie di Caldiero Terme e Pro Patria sanciscono il virtuale salto all'indietro di categoria appena un anno dopo aver scritto la storia. Rischia ancora la Pro Vercelli, occhio anche al Lecco che, però, dà segnali di vita col pari in rimonta sul Vicenza. Nel girone B Entella e Ternana meriteranno applausi a prescindere da chi la spunterà. 0-3 delle "fere" sul campo della Spal, 4-0 dei biancazzurri nel derby col Sestri Levante. E, a proposito di derby, questo turno prevede la super sfida tra Ternana e Perugia, in un Liberati finalmente pieno come non accadeva da tempo nonostante un'ottima posizione in classifica. Ritorno con successo per Di Carlo ad Ascoli, ma quell'esonero comunicato tramite social certifica che ormai il feeling con la società si è spezzato e che, a fine stagione, si consumerà il divorzio. Purtroppo male Cudini nel suo interregno, le ultime quattro sconfitte di fila non hanno lasciato alternativa alla dirigenza che ha optato per l'ennesimo ribaltone. Un plauso alla Pianese, salva con un mese e mezzo d'anticipo, cala invece la Torres che sta attraversando un periodo di inaspettata involuzione.
Infine, nel raggruppamento meridionale, il Crotone dell'ottimo Longo ferma la lunga striscia di imbattibilità del Cerignola e fa esultare anche i tifosi dell'Avellino in una domenica felice per i supporters biancoverdi anche senza la possibilità di veder giocare la propria squadra del cuore. Troppo forte, calcisticamente parlando "illegale" l'organico costruito dalla famiglia D'Agostino e affidato a un tecnico teoricamente traghettatore e poi riconfermato pur con qualche incidente di percorso che ha complicato i piani. Non ce ne vogliano i pugliesi, straordinario esempio di organizzazione e lungimiranza, ma l'Avellino sembra ormai pronto a prendersi la vetta dopo un lungo inseguimento. A Trapani è arrivata invece l'ennesima sconfitta, stavolta in casa con il Giugliano. A fine partita il ds Pavone si è concentrato molto sulle problematiche mentali della squadra, mentre Torrente avrebbe pensato alle dimissioni salvo poi ricevere un'ultima chance per blindare la propria posizione, con Aronica sull'uscio. E se, al netto dell'epilogo che avrà risvolti extrasportivi, Capuano non fosse poi così colpevole come lasciato intendere dalla proprietà?
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