Il fatto della settimana – Serie C 2025/26, l’organico è (quasi) fatto. Ma i dubbi restano: chi entra, chi esce, chi parte già zavorrato

Il fatto della settimana – Serie C 2025/26, l’organico è (quasi) fatto. Ma i dubbi restano: chi entra, chi esce, chi parte già zavorratoTMW/TuttoC.com
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
domenica 15 giugno 2025, 00:00Il Punto
di Valeria Debbia

La settimana che va dal 9 al 14 giugno è stata decisiva per la costruzione dell’organico della Serie C 2025/26. Dopo le ansie delle scorse settimane tra scadenze, incognite economiche e speranze di salvezza fuori dal campo, è arrivato l’atteso via libera della Covisoc alle domande di iscrizione presentate entro il 6 giugno. Con tre esclusioni: oltre a Lucchese e Brescia che non hanno presentato l'iscrizione, c'è anche quella della SPAL. Il Consiglio Federale si riunirà il prossimo 19 giugno per ratificare il quadro, ma ormai lo scenario è delineato. E racconta di tre slot liberi: due riammissioni e un ripescaggio. Con qualche illustre escluso, e più di un interrogativo per il futuro.

Come confermato anche dai colleghi de La Gazzetta dello Sport sabato 14 giugno, tutte le domande di iscrizione sono state accettate, fatta eccezione per quella della SPAL, priva dei requisiti necessari. Come detto, niente da fare nemmeno per Lucchese e Brescia, che non hanno proprio presentato la domanda.

Si procederà dunque a due riammissioni (riservate a chi non ha presentato domanda) con Pro Patria e Caldiero Terme, ai vertici della graduatoria; e un ripescaggio (per domanda incompleta): a beneficiarne sarà la Inter Under 23, nuovo progetto nerazzurro pronto a debuttare tra i professionisti. Esclusi invece sia il Milan Futuro, retrocesso ai playout e destinato a ripartire dalla D, sia il Ravenna, primo tra i club in lizza per il ripescaggio dopo la vittoria nei playoff di Serie D. Per completare il quadro resta solo da attendere l’esito del playout di Serie B tra Salernitana e Sampdoria, che si giocherà proprio quest'oggi, domenica 15, e venerdì 20 giugno.

Il regolamento è salvo, le caselle sono (quasi) tutte occupate, ma la serenità è un’altra cosa. La Serie C 2025/26 partirà già con almeno due club penalizzati: Trapani (-8) e Triestina (-9), per irregolarità precedenti. Una costante che si ripropone anno dopo anno e che pone seri interrogativi sulla sostenibilità del calcio professionistico di terza serie.

Il Consiglio Federale, convocato per il 19 giugno, dovrà ora ufficializzare le esclusioni, discutere le eventuali licenze nazionali non concesse e mettere il sigillo sulle date dell’attività agonistica (la Lega Pro ha già comunicato che la nuova stagione partirà il 24 agosto 2025 e terminerà il 26 aprile 2026). Ma servirà anche più coraggio nelle riforme. Perché il problema non è solo chi resta fuori, ma anche chi parte già azzoppato.

La griglia 2025/26 conterà quindi 60 squadre: 59 certe e una (tra Salernitana e Samp) ancora in bilico. Ma la vera domanda, a metà giugno, è un’altra: siamo davvero sicuri che sarà una stagione lineare? Nonostante le conferme della Covisoc, basterà qualche mensilità in ritardo o una fideiussione traballante per ritrovarsi – ancora – con penalizzazioni a campionato in corso, classifica alterata e ricorsi a pioggia.

Il calcio di Serie C non può più permettersi di vivere appeso ai tribunali sportivi. Il rispetto delle regole non basta più: serve trasparenza, programmazione e vigilanza attiva. La lezione del passato è chiara. Ma il presente, purtroppo, continua a somigliarle troppo.