Il fatto della settimana - Se Atene piange, Sparta non ride: striscioni polemici a Taranto dopo il -4. A Brindisi si infrangono i sogni delle giovanili

10.03.2024 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - Se Atene piange, Sparta non ride: striscioni polemici a Taranto dopo il -4. A Brindisi si infrangono i sogni delle giovanili
TMW/TuttoC.com
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

La Puglia sotto i riflettori in questa settimana che va terminando e due sue protagoniste che si trovano nell'occhio del ciclone loro malgrado: se il Taranto si trova in una situazione difficile, il fanalino di coda Brindisi non ha vita più facile. 

Partiamo dai rossoblù che si sono ritrovati sul gobbo quattro punti di penalizzazione, che li ha fatti scivolare da 53 a 49 punti quindi dal quarto  al quinto posto in classifica (sorride in questo caso il Picerno). Tutto è nato nel primissimo pomeriggio di giovedì scorso: il club ionico ha emesso una nota in cui annunciava il trattamento, da parte del Tribunale Federale Nazionale, di un deferimento derivato da problematiche tecnico-informatiche nel generare la documentazione, con rischio di sanzioni. La società aveva subito messo le mani avanti, ribadendo l'assenza di debitoria alcuna nei confronti di tesserati, degli Enti previdenziali e fiscali, e attendendo con fiducia l’esito del giudizio. Che però è stata come la mannaia del boia: "Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Sica, ha sanzionato con 4 punti di penalizzazione in classifica il Taranto FC 1927 Srl (Girone C di Serie C) a seguito di violazioni di natura amministrativa. Il TFN ha inoltre sanzionato con 4 mesi di inibizione l’amministratore unico del club Salvatore Alfonso". A quel punto ci ha pensato l'avvocato Eduardo Chiacchio, legale difensore, a smorzare le inevitabili polemiche dei tifosi rossoblù, intervenendo ai microfoni di Antenna Sud e spiegando le ragioni dell'accaduto, in attesa comunque delle motivaizoni: "Si è verificata una situazione anomala, alla data del 18 dicembre il Taranto ha trasmesso i modelli F24 ma questi modelli, per un problema di generazione informatica, non sono stati considerati validi dall'Agenzia delle Entrate. Essendo quella una data di scadenza di vari adempimenti, è venuto fuori che i pagamenti sono stati solo parziali e non nel loro ammontare complessivo. Per questo problema informatico risultano dei pagamenti non rispettati e per questo è arrivata la penalizzazione. Contiamo di impugnare questa decisione non appena saranno notificate le motivazioni. La Covisoc, alla data del 16 febbraio, ha confermato che tutti i pagamenti del Taranto sono stati adempiuti, quindi al momento la società è perfettamente in regola con le scadenze. Puntiamo ad ottenere il miglior risultato possibile, ma per capire quale obiettivo possiamo puntare abbiamo bisogno di leggere le motivazioni". 
Ovviamente non è bastato a placare gli animi nella città ionica, tanto che sono spuntati striscioni polemici: "Tanti sacrifici per niente, società inadempiente" hanno scritto i tifosi del gruppo organizzato 'Ultra' Cep 1987 Taranto'.

Ma come detto se Atene piange, Sparta non ride visto che in casa biancazzurra i problemi si moltiplicano: lunedì scorso si è dimesso mister Ciro Danucci (sull'argomento il Direttore Marketing e Responsabile della comunicazione del Brindisi Dario Stefanelli ha dichiarato ai colleghi di Antenna Sud che non ci sono dietrologie: "Danucci non ha subito pressioni e non credo sia questo il motivo del suo addio, piuttosto credo abbia pesato la situazione societaria"). In panchina è quindi stato promosso Nicola Losacco che al debutto è riuscito a raggiungere un insperato pari nel derby di Monopoli, con due reti messe a segno nei minuti di recupero. Ma è ciò che accade fuori dal campo a preoccupare: come riportano i media locali le condizioni economiche del club messapico non consentiranno alle squadre giovanili di partire in trasferta in Sicilia. Il caso è emerso durante la trasmissione ‘Passione Brindisi’ in onda su Antenna Sud grazie ad una lettera aperta di un genitore. Una notizia confermata anche dal vicepresidente Damiano Pozzessere: "Siamo mortificati ma in questo momento la proprietà deve fare delle scelte e sta destinando le risorse sulla prima squadra impegnata nella lotta salvezza in C". Lotta salvezza che vede comunque la squadra adriatica ultima a sei lunghezze dalla penultima Monterosi Tuscia. Senza contare che, anche riuscendo a recuperare il gap coi laziali, si dovrà poi analizzare il distacco dalla quintultima: se dovesse essere superiore agli otto punti i playout non si disputerebbero (attualmente tra i laziali e la Turris ci sono comunque solo cinque punti).