IL FATTO DELLA SETTIMANA - LA TELENOVELA FIDEIUSSIONI: CERTEZZE SOLO PER LA REGGINA. MA SARA' FINALMENTE L'ULTIMA PUNTATA?

19.01.2019 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
IL FATTO DELLA SETTIMANA - LA TELENOVELA FIDEIUSSIONI: CERTEZZE SOLO PER LA REGGINA. MA SARA' FINALMENTE L'ULTIMA PUNTATA?
TMW/TuttoC.com
© foto di Andrea Rosito

Lo scorso 7 gennaio la CFA aveva pubblicato le motivazioni che l'avevano portata ad accogliere i ricorsi di Viterbese e Rimini in merito alla validità delle fideiussioni Finworld, assegnando alle quattro società che le avevano precedentemente presentate - cioè Reggina, Matera, Pro Piacenza e Cuneo - il termine perentorio di 10 giorni per depositare presso la Lega di appartenenza una nuova garanzia fideiussoria dell’importo di € 350.000,00.

Termine che è scaduto il 17 gennaio e che - da comunicato ufficiale della Lega Pro - è stato rispettato solo dalla Reggina, di cui "è pervenuta conferma di validità ed efficacia da parte dell’istituto fideiubente". Sempre la Lega Pro ha invece comunicato che il Cuneo "in data 17 gennaio 2019 ha depositato un documento “fideiussione a garanzia di obbligazioni” non conforme a quanto previsto dal Sistema Licenze Nazionali 2018/2019, in quanto il testo della garanzia non risulta conforme al modello federale ed emesso da ente che non risulta iscritto né all’Albo della Banca d’Italia, né all’Albo IVASS, né all’Albo Unico ex art. 106 TUB".

Nessuna comunicazione ufficiale positiva quindi per Matera e Pro Piacenza, nonostante ieri i lucani, nella persona del Presidente Rosario Lamberti, avevano precisato in una nota "di aver incaricato la compagnia assicurativa Cattolica Assicurazioni di presentare la bozza di fideiussione che sarà esaminata dalla Lega Pro. Nel momento in cui la bozza sarà riconosciuta idonea, si potrà presentare la fideiussione che eviterà eventuali sanzioni pecuniarie e punti di penalizzazione al club bianco azzurro. La società resta in attesa di ulteriori sviluppi". Anzi per i rossoneri l'ulteriore puntualizzazione della Lega che in serata ha ribadito come "non risultino tra le società che hanno provveduto a sostituire la fideiussione Finworld a sensi del CU 62/CFA della Corte Federale".

Insomma - come ricordato anche dall'avvocato Cesare Di Cintio, noto esperto di diritto sportivo, sul suo profilo social - "ormai è il caos totale". Nel suo intervento il legale ha anche sottolineato il fatto che il "termine comunque la Corte non poteva introdurlo poiché prerogativa del Consiglio Federale". Per questo ha proseguito: "Oggi succede che Matera, Cuneo e Pro Piacenza potrebbero fare ricorso al Collegio di Garanzia ritenendo illegittima la pronuncia della Corte Federale d’Appello e trovandosi - questo è paradossale - in una posizione processuale opposta rispetto alla Reggina. Se il CDG dovesse dar loro ragione, non scatterebbe nemmeno la sanzione prevista dal CU n° 59 del 30 agosto e alle società non verrebbero così comminati gli 8 punti di penalizzazione e i 350mila euro di multa. Oltretutto finirebbero il campionato senza produrre una fideiussione in linea con quanto richiesto dalla FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio. Esattamente come il caso Messina/Vibonese di due anni fa.

Si tratta di una questione che non può più essere posticipata. È da settembre che lo dico: è assurdo che la Figc abbia sempre sostenuto nel caso US Vibonese Calcio l’assenza di una norma che sanzioni il mancato deposito della fideiussione. Ed è assurdo che non abbia provveduto a risolvere la situazione a inizio stagione. Un club che non ha le carte in regola da questo punto di vista, non dovrebbe disputare né tantomeno terminare un campionato. Le eventuali penalizzazioni potrebbero arrivare a ridosso delle battute conclusive della stagione sportiva. Un’altra scomoda eredità della gestione commissariale".

Per completare il quadro fosco delle fideiussioni giova ricordare che anche la Lucchese aveva inizialmente presentato una fideiussione Finworld che però era stata sostituita a fine settembre con una fideiussione Cig Pannonia, anch'essa definita dalla Lega Pro non valida e quindi da cambiare.

Alle porte per tutti la possibilità che al prossimo consiglio federale venga accolta la proposta del legale dell’Assocalciatori che chiederà la revoca dell’affiliazione e la retrocessione all’ultimo posto delle squadre inadempienti al diktat fideiussorio per accelerare lo svincolo dei tesserati.