IL FATTO DELLA SETTIMANA - "GIUSTIZIA E' FATTA": RIDOTTA LA SANZIONE AL PRESIDENTE DEL CATANZARO NOTO, ANCHE IL SINDACO ABRAMO GIOISCE

21.09.2019 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Floriano Noto
TMW/TuttoC.com
Floriano Noto
© foto di Andrea Rosito

E' finito lunedì 16 settembre l'incubo in cui era piombato Floriano Noto, presidente del Catanzaro, lo scorso 23 maggio, all'indomani del pari nei playoff contro la Feralpisalò, che aveva sancito l'eliminazione dei giallorossi. Allora il numero del club calabrese era stato condannato ad una inibizione fino al 30 giugno 2020, condita da una pesante ammenda di 10 mila euro "perché si introduceva e sostava nel recinto di gioco, in prossimità dell'area occupata dal quarto ufficiale di gara, a gioco in svolgimento tenendo un comportamento irriguardoso e offensivo nei confronti dello stesso; al termine della gara si introduceva sul terreno di gioco raggiungendo l'arbitro al centro del campo al quale rivolgeva frasi gravemente offensive con atteggiamento minaccioso. Allontanato dalle forze dell'ordine, vincendo la resistenza degli agenti, si introduceva anche fino ai locali antistanti gli spogliatoi reiterando il proprio comportamento".

Un provvedimento che era stato subito definito come "sproporzionato rispetto all’accaduto" e che impediva a Noto di rappresentare il proprio club per poco più di 12 lunghi mesi. Conseguenza era stata anche il paventato disimpegno della famiglia nel caso il ricorso - da lì a breve presentato - non avesse avuto un seguito positivo. E nell'attesa dello stesso Desiderio Noto aveva assunto la rappresentanza legale della società. 

A giugno l'ordinanza istruttoria della Corte Sportiva d'Appello che rimetteva gli atti alla Procura Federale affinché provvedesse all’accertamento della circostanza secondo cui il presidente Noto sarebbe stato “allontanato dalle forze dell’ordine” e “vincendo la resistenza della stesse”, si sarebbe introdotto fino ai locali antistanti gli spogliatoi dell’arbitro. A questo fine, invitava la Procura Federale ad acquisire gli atti eventualmente redatti al riguardo ed inerenti l’andamento della gara. La società giallorossa comunicava ancora una volta la propria fiducia nella giustizia sportiva, attendendo con cauto ottimismo la decisione.



E lunedì la sentenza favorevole: reclamo parzialmente accolto e riduzione della sanzione dell’inibizione al presofferto, nonché della sanzione pecuniaria ad € 3.500,00. Immediata anche la reazione di Noto: “Sono particolarmente soddisfatto per questo pronunciamento perché la Corte ha riconosciuto che il mio comportamento non è stato così lesivo nei confronti dell’arbitro da meritare una sanzione tanto grave come quella che mi era stata inflitta. Sono contento di poter riprendere i pieni poteri in seno alla società e ringrazio i miei fratelli, in particolare Desiderio, che in questi mesi ha lavorato sodo per sostituirmi al meglio. Ringrazio infine l’avvocato Edoardo Chiacchio per avermi supportato in questa vicenda che ha avuto un lieto fine. Concludo con un ringraziamento alla squadra e alla nostra meravigliosa tifoseria per questo ottimo inizio di stagione: sono certo che tutti insieme potremo raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

A fargli eco il sindaco della città calabrese Sergio Abramo: “Non avevo dubbi che gli approfondimenti della Procura federale avrebbero portato a una significativa riduzione dell’inibizione ricevuta dal presidente del Catanzaro Floriano Noto. La lunga sanzione di 13 mesi comminata a Noto dopo la gara playoff con la Feralpi Salò era sembrata a tutti, me compreso, che avevo assistito all’incontro accanto a lui, troppo pesante e ingiustificata. Pertanto non posso che essere soddisfatto, e mi congratulo col presidente e con il legale che lo ha sostenuto in questa battaglia, per il risultato ottenuto. Che cancella una brutta parentesi e contribuisce a rendere giustizia a un imprenditore che ha costruito, anche quest’anno, una grande squadra”.

L'ambiente giallorosso ritrova così il proprio punto di riferimento principale, il leader da cui passa il rilancio del calcio a Catanzaro. E per lui a Viterbo arriva così la 90ma presenza da presidente.