Il fatto della settimana - Crotone, Zauli e una squadra che fa quadrato col suo tecnico (e vince!): storie di esoneri annunciati e poi revocati

22.10.2023 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Lamberto Zauli
TMW/TuttoC.com
Lamberto Zauli
© foto di claudia.marrone

I riflettori di questa settimana sono stati inevitabilmente puntati sull'esonero poi revocato di mister Lamberto Zauli a Crotone. Alle 8.48 di lunedì scorso, 16 ottobre, la comunicazione ufficiale, a seguito della sconfitta di Taranto (la quarta stagionale per i pitagorici): "Il Football Club Crotone comunica di aver sollevato dall’incarico il Responsabile Tecnico della Prima Squadra, Lamberto Zauli. La Società ringrazia mister Zauli per l’impegno profuso e intende augurargli le migliori fortune per il prosieguo della carriera".

Passa qualche ora e alle 15.20 conferenza stampa straordinaria, con il dg Raffaele Vrenna insieme a tutti i ventisei giocatori rossoblù (ad eccezione dell'infortunato D'Errico, assente a causa di accertamenti medici). La notizia è spiazzante: l'esonero è stato revocato. A confermarlo lo stesso Vrenna: "Questa mattina una delegazione di giocatori è venuto a parlare con me e si è assunta, da uomini come sono, le proprie responsabilità. Hanno voluto parlare con il Presidente, cosa che è avvenuta. Gli uomini che ho alle spalle oggi hanno fatto una cosa speciale, e spetta a loro dirla. Io posso solo dire che la società ha esaurito la pazienza e da oggi ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Le parole non bastano più, da oggi la palla passa soltanto ai fatti! Non ci sono più alibi“.

Capitan Guillaume Gigliotti si fa portavoce della squadra: “Stamattina siamo andati in sede dopo aver visto il comunicato di esonero del mister e, da uomini prima che da giocatori, abbiamo detto al Presidente che le colpe sono nostre, ci assumiamo tutte le responsabilità di quello che sta succedendo. Perché è giusto che quando sbagliamo ci assumiamo le nostre responsabilità. E oggi siamo venuti in conferenza stampa per dire che le colpe sono più nostre che del mister. Siamo andati dal presidente per chiedergli di fare un passo indietro e tenere l’allenatore. Ora tocca a noi far vedere con i fatti che questa è la decisione giusta“.

Una decisione spiazzante (poi definita dallo stesso tecnico come 'la settimana più bella della mia vita' e che ha portato al successo in rimonta sul Foggia per 2-1), ma non unica - seppur con delle differenze - nel mondo del calcio: la revoca di un esonero era già accaduta in passato, anche se non siamo sicuri di essere esaustivi nella nostra panoramica, proviamo a fornire alcuni dei casi occorsi negli ultimi 15 anni circa.

In C dobbiamo risalire al 12 febbraio 2021 quando il Carpi richiamò in panchina Sandro Pochesci definendo la scelta come "revoca dell'esonero emesso in data 21 gennaio 2021". In realtà non si può paragonarlo a quanto occorso a Crotone, perché il club emiliano si era comunque affidato per un breve periodo a Luciano Foschi e la decisione era maturata direttamente in sede societaria, anche se sempre dopo un confronto coi giocatori. E pare che un intervento decisivo per convincere Pochesci a rientrare fosse arrivato anche dall’ex patron biancorosso Stefano Bonacini.

Andando ancora più indietro nel tempo, ma rimanendo sempre in terza serie, più precisamente in Prima Divisione, nel 2011 un pareggio per 1-1 della Ternana a Cosenza mandò su tutte le furie l’allora presidente Angelo Deodati che esonerò l’allenatore, Fernando Orsi. Anche in quel caso, però, la squadra fece quadrato intorno al mister e convinse il numero uno rossoverde a rivedere le sue decisioni e a revocare quell’esonero. Andando un po' più in giù, in Seconda Divisione, nel 2009/10 Giuliano Sonzogni venne sollevato dall'incarico a Siracusa a tre giornate dalla fine del campionato (il suo sostituto divenne Marco Pizzo, tecnico della Berretti). A fine campionato, mancato l'obiettivo playoff, i dirigenti aretusei tornarono sui loro passi, riaffidandogli la panchina ma solo per mantenere in allenamento la squadra fino al 30 giugno, data ufficiale di fine stagione e in alcuni casi di fine contratto, compreso quello di mister Sonzogni che a quel punto non rinnoverà il suo rapporto professionale con il Siracusa. Anche in questo caso il club ebbe a definirlo come "revoca dell'esonero".

In Serie D è accaduto, invece, nella scorsa stagione, ad inizio febbraio, a Ciro Danucci poi promosso in terza serie con il Brindisi: il suo esonero è durato meno di 24 ore. Il tempo che la squadra, guidata dal capitano Simone D’Anna, chiese e ottenne un colloquio direttamente al presidente Daniele Arigliano per chiederne la revoca. Richiesta accolta dal patron che comunicò all’allenatore l’annullamento dell’esonero. Contestualmente il club comunicò a Fabio Prosperi, chiamato a sostituire Danucci, il dietrofront rispetto l’accordo chiuso nella serata precedente. Così come successo a Livorno qualche mese prima, a novembre, a Lorenzo Collacchioni: a meno di 24 ore dall'esonero, il presidente Paolo Toccafondi aveva infatti annunciato il ritorno del tecnico sulla panchina amaranto. La decisione, aveva evidenziato il numero uno della società labronica in conferenza stampa, era arrivata dopo un confronto con la squadra nel quale era emersa la volontà dei giocatori di continuare il lavoro con l'allenatore scelto in estate.

In Serie A si può parlare di revoca dell'esonero, invece, per Davide Nicola alla Salernitana lo scorso gennaio: il presidente Danilo Iervolino cambiò idea in 36 ore, dopo aver contattato D’Aversa, Benitez e Semplici. Poi il colloquio con la squadra, con molti giocatori ad insistere affinché il patron rivedesse la sua decisione, e l'intervento anche del direttore sportivo Morgan De Sanctis, mediatore della trattativa. Anche lo stesso Nicola aveva fatto la sua parte chiedendo di riprenderlo a bordo.