Dimenticare i casi e godersi il finale di stagione: un lunedì decisivo per due gironi. Il Cerignola non scappa, Trapani rischia i playoff: gli alibi non servono

Dimenticare i casi e godersi il finale di stagione: un lunedì decisivo per due gironi. Il Cerignola non scappa, Trapani rischia i playoff: gli alibi non servonoTMW/TuttoC.com
Oggi alle 00:00Il Punto
di Ivan Cardia

A un certo punto il passato deve diventare passato, per quanto doloroso possa essere. Semmai, può diventare occasione di riflettere per il futuro. È quello che accadrà, ne siamo convinti, in Federazione sulla scorta di quanto accaduto in Serie C quest’anno con Taranto e Turris. La strada per la riforma - che aspettiamo da anni e chissà se arriverà adesso, nel momento di maggior armonia e saldezza federale - è fatta anche da una stretta sulle iscrizioni ai campionati e soprattutto alle acquisizioni delle società. Non tutti possono fare calcio, e qualcuno non deve farlo proprio. Un esempio su tutti (non serve fare nomi, sono ricorrenti ogni qual volta si verificano difficoltà): ci sono 30-40 soggetti che, in maniera alternata e a volte tutti insieme, spuntano come funghi quando si palesano situazioni di crisi. Entrare nel merito di chi acquisti una società di diritto privato è molto complicato, lo sappiamo, ma si deve fare di più per tenerli fuori dal calcio.

Il passato deve diventare passato, si diceva, anche perché non deve oscurare per forza una stagione che è viva e vibrante, specie negli altri due raggruppamenti. Per inevitabili ragioni di cronaca, i gironi A e B hanno perso un po’ di luce mediatica. E invece raccontano storie coinvolgenti, di calcio vero, di promozioni da decidere all’ultimo. Oggi, per esempio, si giocheranno quattro gare decisive: scenderanno in campo Padova, Vicenza, Entella e Ternana. Le quattro squadre in corsa per le due promozioni. Sono due testa a testa esaltanti, come pure quello nel girone C.

Torniamo al Sud, infatti. Il Cerignola, protagonista della stagione più sorprendente nella storia recente della Lega Pro, paga dazio e si ferma. Non scappa all’Avellino, fermo come il Benevento nell’ultima giornata. Un peccato, ma i pugliesi si potranno rifare e potranno riprendere a correre con la leggerezza che ne ha caratterizzato la cavalcata. Più in basso, perde il Trapani che non sembra più saper vincere. Il presidente Antonini - che ha fatto benissimo nel basket e ha costruito una squadra molto competitiva - ha fatto molte osservazioni sulle cronache del girone, come è ovviamente legittimo che sia. Alcune giuste e comprensibili, altre soggettivamente discutibili, qualcuna oggettivamente sbagliata (il Messina non sarà escluso dopo la prossima scadenza federale, perché non comporta esclusioni dal campionato). Sta di fatto che le troppe polemiche rischiano di aver creato, anche inconsciamente, alibi per i giocatori. E, più che per i punti volati via dopo le esclusioni di Taranto e Turris, a oggi il Trapani è fuori dalla zona playoff soprattutto per colpe sue. Sarebbe un peccato, visto quanto di buono fatto in precedenza.