DIAVOLI E FERE CHE SCALPITANO, SORPRESE CHE NON SI ARRENDONO E TENORI SENZA VOCE: SONO LE MILLE REALTA' DELLA SERIE C. JUVE U23 IN CRISI. CELLINO E IL DIETROFRONT SULLA B A 19

Nato a Firenze nell'anno del Mundial spagnolo. Giornalista di TuttoMercatoWeb.com, direttore di TuttoC.com
19.11.2018 00:00 di Luca Bargellini Twitter:    vedi letture
DIAVOLI E FERE CHE SCALPITANO, SORPRESE CHE NON SI ARRENDONO E TENORI SENZA VOCE:  SONO LE MILLE REALTA' DELLA SERIE C. JUVE U23 IN CRISI. CELLINO E IL DIETROFRONT SULLA B A 19

Il caldo dell’estate è oramai un ricordo in tutta Italia. Lo strano clima delle ultime settimane ha lasciato spazio al consueto freddo autunnale. Un freddo che solitamente porta con se raffreddore, qualche linea di febbre e una buona dose di aspirine. Il freddo autunnale, che a breve cederà il passo a quello ancor più pungente dell’inverno, porta, però, con se anche altro. Un caldo diverso, un calore che arriva dal rettangolo verde. Il calore di un campionato che entra finalmente nel vivo.

DIAVOLI SENZA PAURA - C’è tanta rabbia per i torti subiti e tantissimo orgoglio e amor proprio nel pokerissimo di vittorie che la Virtus Entella ha messo a registro in queste prime gare di campionato. Una sequela di prestazioni, quella inanellata dagli uomini di Roberto Boscaglia, che mettono in luce come la tensione accumulata in settimane e mesi di attese, rinvii, giudizi disattesi e polemica, sia stata convogliata nella direzione giusta. Quella del campo. Un merito da ascrivere al tecnico stesso, bravo a non far cadere il gruppo nella ceca “voglia di vendetta” tipica di quando si subisce un sopruso. Merito anche della società che mentre lottava in ogni aula di Tribunale che le veniva indicata, è stata anche in grado di proteggere la squadra, chiudendola come in una camera stagna, impermeabile agli agenti esterni. Quindici punti in cinque gare vogliono anche dire che dalla vetta, l’obiettivo dichiarato dei Diavoli Neri, ci sono solo sette punti. Niente di insormontabile. Praticamente lo stesso disavanzo che separa un altro “cavallo di rincorsa” del girone come la Pro Vercelli. La vittoria sul campo dell’Arzachena porta a cinque il computo di successi in otto giornate, riduce di due punti il distacco da Pisa e Arezzo e addirittura avvicina di tre lunghezze il Piacenza primo in classifica battuto a sorpresa al ‘Melani’ da una Pistoiese in grande spolvero per la prima volta in stagione. Altro weekend negativo, invece, per la Juventus U23 di Mauro Zironelli. Questa volta è il Pontedera a battere i bianconeri 2-1 che evidenziano sempre più problemi di tenuta in un campionato che solo per chi non lo conosce è semplice.



FERE ALL’INSEGUIMENTO - Se nel Girone A è la Virtus Entella a rivestire il ruolo della predestinata, nel B questi abiti sono a sola disposizione della Ternana. Lo sa la formazione di Luigi De Canio che nonostante abbia tre gare in meno rispetto alla concorrenza è a soli quattro punti dalla vetta ancora in mano della Fermana di Flavio Destro. Per questo motivo anche un pareggio in casa dell’Imolese, altra sorpresa di questo avvio di campionato, è da accogliere in maniera positiva. Triestina e LR Vicenza, infatti, si sono annullate a vicenda, mentre la Feralpisalò ha perso l’occasione di sorpassare le Fere perdendo sul campo della Sambenedettese alla prima vera prova di alto profilo della stagione. Bene anche la Vis Pesaro che supera il SudTirol, ma soprattutto l’AlbinoLeffe che nel derby lombardo contro il Renate (sempre più ultimo in classifica) centra la prima vittoria stagionale, riuscendo a scrollarsi di dosso molta della negatività di questo avvio di stagione.

I TRE TENORI - Ad inizio stagione erano Catania, Casertana e Catanzaro ad essere etichettate come le formazioni più complete e competitive del Girone C. Considerazioni, queste, che rimangono vere ancora oggi, ma che non comportano il primato in classifica per nessuna delle tre. Il vetta al girone continua ad esserci il piccolo meraviglioso Rende di Francesco Modesto, tecnico giovane ma che fa già ben sperare visto il rapporto fra la qualità del gioco proposto dalla sua squadra e costo della stessa in chiave mercato. Soprattutto se paragonato con gli investimenti delle tre società citate in precedenza. I calabresi contro la Vibonese raccolgono la sesta vittoria consecutiva, tenendo a bada il Trapani di Italiano che ha superato la Virtus Francavilla e ha allungato sulla Juve Stabia fermata sul pari dal Catania.
La formazione di Andrea Sottil continua, invece, a mostrare problemi nella continuità del rendimento. Una vittoria nelle ultime cinque giornate è troppo poco per dare la scossa che tutti si attendono dagli etnei. Una scossa che, invece, sembra essere riuscito a dare il Catanzaro di Gaetano Auteri che dopo il successo proprio sui rossoazzurri ha steso senza troppi problemi il Reti per 3-0. La Casertana, invece, sembra un’auto ingolfata. Con il freddo spesso accade. Si gira la chiave, il serbatoio è pieno, ma il motore non si accende. Ecco il perché dei sei pareggi consecutivi di una squadra che ha comunque una buona solidità difensiva ma che segna pochissimo (4 gol nelle ultime cinque giornate). Con la vetta che adesso è a undici punti di distanza.

IPSE DIXIT - In chiusura uno spazio dobbiamo dedicarlo alla dichiarazione più bella di questo finale di 2018. “La Serie B a 19 squadre non mi piace”: a pronunciare un pensiero di tale portata su un campionato monco e modificato in corso d’opera non è stato però un rappresentante delle squadre a cui è stato negato il ripescaggio o la riammissione in cadetteria, bensì un presidente che la B a 19 l’ha difesa a spada tratta e a più riprese. Si tratta di Massimo Cellino, storico ex numero uno degli Cagliari tornato in Italia dopo la parentesi al Leeds United per guidare il Brescia post Corioni. Il numero uno delle Rondinelle, nell’intervista a La Gazzetta dello Sport di due giorni fa, che avrebbe voluto una serie cadetta a 22, ma senza promozioni con i tribunali. Un pensiero, questo, già in contrapposizione con quanto detto a più riprese nelle ultime settimane, ma che evidenzia anche come ci sia un problema di fondo. Perché non voler accettare società ripescate (o riammesse) se il regolamento della competizione lo prevede? Non sono queste società il problema di un sistema malato che non riesce più a sostenersi. Così come il no di fondo a una B a 22 per il 2018/2019 è legato prettamente all’aspetto economico e a poco altro. I conti però si fanno alla fine e non è detto che una fetta di torta più grande poi riesca a saziare la fame di questi giganti dai piedi d’argilla.