DA MAXI A BOTTA, LA SAMBENEDETTESE BALLA IL TANGO E SOGNA IN GRANDE. SERAFINO PROVA L'ALL-IN FIN DA SUBITO PER CONQUISTARE UNA B CHE MANCA DA UN'ETERNITÀ

12.08.2020 00:10 di Tommaso Maschio   vedi letture
DA MAXI A BOTTA, LA SAMBENEDETTESE BALLA IL TANGO E SOGNA IN GRANDE. SERAFINO PROVA L'ALL-IN FIN DA SUBITO PER CONQUISTARE UNA B CHE MANCA DA UN'ETERNITÀ
TMW/TuttoC.com

Nocciolini, Bacio Terracino e sopratutto Maxi Lopez. E poi Krastev, Liporace e magari Ruben Botta o perché no Luca Cigarini (che però dovrebbe andare a rinforzare il Monza in Serie B). Domenico Serafino, nuovo proprietario della Sambenedettese, ha intenzione di fare le cose in grande e puntare subito a una Serie B che in casa marchigiana manca dal lontanissimo 1988-89.

Che le intenzioni dell’italo-argentino fossero serie lo si era capito fin dall’inizio della sua avventura, con l’arrivo del fido Pedro Pasculli – campione del Mondo con l’Argentina di Maradona – dal Bangor City (altro club di proprietà di Serafino) come consulente di mercato ad affiancare Pietro Fusco, ma nessuno probabilmente si sarebbe aspettato fin da subito dei colpi a effetto come quello dello sbarco di Maxi Lopez, fresco di promozione in Serie A con il Crotone, al Riviera delle Palme. È vero che l’argentino è in là con gli anni e viene da qualche stagione non felicissima, ma a San Benedetto sperano che possa fare quello che un altro argentino – German Denis – ha fatto nell’ultima stagione a Reggio Calabria trascinando la squadra in Serie B con i suoi gol. Se la Gallina de Oro non dovesse bastare la Samb si è premurata con l’arrivo di due giocatori di categoria come Nocciolini e Bacio Terracino oltre che di un giovane di belle speranze (e con 74 presenze nel massimo campionato bulgaro) come Krastev.

Ma non è finita qui perché il legame con l’Argentina è forte ed ecco quindi altre due idee per rinforzare la rosa a disposizione del confermato Montero: Ignacio Leporace e soprattutto Ruben Botta, calciatore già visto in Italia con le maglie di Inter e Chievo che ora, a trent'anni, sembra pronto per tornare nel nostro Paese e mostrare quelle qualità che non era riuscito a esprimere fra il 2013 e il 2015. Quando siamo neanche a metà agosto di carne al fuoco ce n’è parecchia e con ancora due mesi di mercato chissà quali altre sorprese potrà riservarci il vulcanico patron rossoblù. 

Una Sambenedettese che si candida a grande protagonista della stagione, con investimenti mirati e di spessore per andare alla caccia di una Serie B che manca da troppo tempo in riva all’adriatico. Un all-in, come si direbbe in gergo pokeristico, affascinante, che potrebbe avere anche risvolti negativi qualora certi colpi non dovessero rendere secondo le attese, che scalda una Serie C ancora alle prese con il completamento dell’organico e che forse quest’anno non vivrà estati roventi nelle aule di tribunale.