Catania, il bancario del gol fa gola a mezza Italia. Le mani della Samp su un talento di C. Il dottore giusto per il Monterosi. Foggia, il capitano lo manda Roberto Mancini

11.11.2021 00:00 di Nicolò Schira Twitter:    vedi letture
Catania, il bancario del gol fa gola a mezza Italia. Le mani della Samp su un talento di C. Il dottore giusto per il Monterosi. Foggia, il capitano lo manda Roberto Mancini
TMW/TuttoC.com

Raccontano che da bambino Luca Moro sognasse di fare il bancario. I numeri e i conti venivano prima del pallone. Probabilmente vista la straordinaria capacità di adattamento avrebbe lasciato il segno anche da manager, adesso però di mestiere fa il centravanti e si sta imponendo come uno dei più promettenti della sua generazione. A suon di gol. Addirittura 13 segnati in appena 11 presenze, alla fantascientifica media di una rete ogni 75 minuti. Sette le giornate consecutive a segno, culminate nelle tripletta sul campo del Campobasso. 20 anni e una convocazione in Under 20 che rappresenta un'investitura per il futuro. A proposito di numeri: in Europa solo due totem del calibro di Haaland (una rete ogni 60 minuti) Lewandowski (a segno ogni 73') hanno fatto meglio. L'esplosione non è passata inosservata, tanto che contenderselo sono stati diversi agenti. A spuntarla Giuseppe Riso con la preziosa sponda di Cristiano Pavone, che adesso avranno solo l'imbarazzo della scelta. Mezza Serie B più club di A come Sassuolo e Genoa l'hanno già fatto visionare dal vivo: ecco perché Adriano Galliani vuole sfruttare il canale privilegiato con Riso per anticipare la concorrenza e mettere le mani sul bomber del futuro. Difficile - a meno di deroghe come nell'anno del Covid-19 - che possa indossare una terza maglia in stagione dopo quelle di Padova e Catania, ma i brianzoli ci proveranno sfruttando le intuizioni legali dell'avvocato Cantamessa. A Catania fanno gli scongiuri e sperano di goderselo fino a giugno. Il "Bancario del Gol" è pronto a spiccare il volo e a implementare il suo conto in banca...

A proposito di giovani talenti: nella Primavera del Pescara c'è un gioiellino che ha stregato tutti con le sue giocate. Un talento che incanta e dalla carta d'identità verdissima: classe 2005. Si chiama Marco Dalle Monache e fa il trequartista. Era dai tempi di un certo Marco Verratti che in Abruzzo non si vedeva un ragazzino così precoce e baciato da una classe cristallina. Tanto da aver debuttato a soli 16 anni in Prima Squadra. E così alla porta del presidente Sebastiani e del suo agente Gerry Palomba hanno già bussato in tanti. In pole position c'è la Sampdoria grazie a un blitz pescarese del diesse Daniele Faggiano. Uno che ha lanciato negli anni tanti gioielli (Kulusevski, Destro e Scamacca tanto per citarne alcuni) e soprattutto ha sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani emergenti delle categorie inferiori. Basti pensare che Galuppini e Cheddira, oggi mattatori in C e con potenzialità da categorie superiori, sono state sue scoperte nei Dilettanti. Dalle Monache potrebbe essere il prossimo Golden Boy della collezione del dirigente salentino. Per la gioia di Ferrero che punta a realizzare nuove importanti plusvalenze per rilanciare e risanare la Samp...

La cura del Dottor Leonardo per rilanciare il Monterosi. Servono l'esperienza nonché le doti taumaturgiche di un allenatore esperto e scafato come Menichini che provare a tirar fuori i laziali dalle secche della classifica. Come al solito il tecnico toscano viene chiamato al capezzale di una squadra in crisi e alla quale serve una cura ricostituente. Menichini non è un allenatore da prima pagina, uno di quelli che rilascia interviste ogni settimana e fa il giro di tutte le trasmissioni televisive, anzi resta sempre piuttosto riottoso alle vetrine mediatiche. E in un'epoca social come quella attuale questo rappresenta un boomerang. Perché sul campo il Meneco, come lo chiamava il suo mentore Carlo Mazzoni, è un tecnico che ha sempre ottenuto ottimi risultati. Spesso superiori alle aspettative. Chiedere informazioni in tal senso a Claudio Lotito, che ha evitato per ben 2 volte la retrocessione in Serie C dell'allora sua Salernitana grazie ai subentri last minute di Menichini. Il dg Lucchesi lo conosce bene dai tempi di Pisa e ha scelto il timoniere giusto per provare a pilotare il Monterosi alla salvezza. Non sarà facile viste le difficoltà di un Girone come il C, dove il fattore campo è determinante e il Monterosi resta la squadra con meno tifosi. Un aspetto che può costare punti preziosi in classifica. D'altronde lo dice la storia degli ultimi anni (facciano gli scongiuri nella Tuscia...): era accaduto anche ad Aprilia, Lupa Roma e Lupa Castelli. Proprio per questo Menichini ha accettato al volo l'ennesima sfida della sua carriera. Provando ancora una volta a ribaltare i pronostici che danno per spacciata la compagine biancorossa...

Infine Chapeau al Maestro Zeman per le 1000 panchine in carriera. Uno spettacolo assoluto goderselo ancora in Serie C. Come al solito parecchi giovani spiccheranno il volo sotto i suoi insegnamenti: occhio in tal senso alla crescita di Giacomo Sciacca. Il centrale rossonero gioca con il numero 19 in onore dell'idolo Bonucci e ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile dell'Inter, con Roberto Mancini che ai tempi della Primavera nel 2015 lo convocò più volte in Prima Squadra, portandolo anche in panchina. Dopo qualche annata di ambientamento il classe 1996 è diventato uno dei difensori più affidabili della categoria, tanto da ricevere dal tecnico boemo la fascia da capitano. Un'investitura importante per un ragazzo che vuole recuperare il tempo perduto e tornare in alto. D'altronde se uno come il Mancio credeva fortemente in lui un motivo ci doveva essere...