Fabio Catacchini ❤ Chiara Giovagnini

Fabio Catacchini, difensore classe 1984 attualmente in forza al Catanzaro. Una carriera ricca di soddisfazioni professionali quella di Fabio, ma al lavoro il perugino ha sempre affiancato anche la sua vita privata. E molto probabilmente la più grande gioia di questa stagione 2013-2014 sarà legata proprio alla vita privata: a marzo infatti diventerà papà. A regalargli il primo figlio sarà la bella moglie Chiara Giovagnini, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore.
Chiara, come è nata la storia tra te e Fabio?
“Io e Fabio ci siamo conosciuti nel 2005 a una cena tra amici comuni, ma non scoccò subito la scintilla perché io ero fidanzata. Ma la lunga storia d’amore che vivevo finì poco tempo dopo, e quando io inizia a guardarmi nuovamente intorno capitò ancora Fabio: inizialmente tenevamo tutto nascosto perché io avevo un po’ paura dei giudizi altrui dato che mi ero appena lasciata, ma l’amore è amore, e io mi sono sentita di vivere subito questa nuova avventura. E tutto sommato direi che è andata bene”.
So che siete sposati…
“Esattamente, sei ben informata. E’ dal 2011 che sta capitandomi un bell’evento ogni anno: nel 2011 mi sono laureata, il 23 giugno 2012 io e Fabio ci siamo sposati, nel 2013 sono rimasta incinta…e a marzo del 2014 partorirò”.
Della gravidanza però non ero stata informata (ridiamo, ndr). Maschietto o femminuccia?
“Ancora non lo sappiamo, non si è voluto sbilanciare nemmeno il dottore all’ultima visita. Però a noi, essendo il primo figlio, basta che nasca, maschio o femmina non importa. Solo ogni tanto Fabio dice che vorrebbe una bambina con i miei stessi riccioli”.
Con un figlio in arrivo il recente trasferimento a Catanzaro sarà stato più complicato del previsto, anche se comunque immagino che sarai abituata ai tanti spostamenti dovuti alla professione di tuo marito…
“Non solo il trasferimento a Catanzaro, io adesso ho affrontato anche il rientro al mio paese di origine (Chiara è originaria della provincia di Arezzo, ndr) per motivi di lavoro. E più che i vari trasferimenti è la lontananza a pesare, lontananza che purtroppo è stata a volte una costante del nostro rapporto. Quando ci siamo conosciuti io studiavo, poi ho iniziato il lavoro di insegnante, ma pensiamo tutti e due che sia giusto realizzare anche le proprie aspirazioni e visto che ce la stiamo facendo non è nemmeno giusto lamentarsi” .
Si può quindi dire che sia stata la lontananza l’aspetto calcistico che in qualche modo ha influenzato la vostra vita di coppia?
“Sinceramente non credo che il calcio abbia mai influenzato la nostra vita di coppia, neppure con la lontananza, anche perché abbiamo imparato a conoscerci così bene che basta poco per capirsi ovunque siamo. Posso piuttosto dire a chi non lo crede che magari il calcio non è tutto rose e fiori perché qualche difficoltà e qualche sacrificio da fare lo presenta, ma quando c’è vero amore tutto si supera”.
Passiamo adesso al calcio giocato: quale è stato il momento più bello per tuo marito durante la sua carriera?
“Di soddisfazioni per fortuna ne ha avute tante, ma credo che il momento calcisticamente più bello per lui sia stato l’esordio in Serie B con il Rimini (stagione 2007-2008, ndr), un passo molto importante nella sua carriera. Pensa che quando il procuratore lo chiamò per comunicargli il passaggio dalla Pistoiese al Rimini eravamo a Parigi, davanti alla Gioconda”.
Ma tu segui il calcio?
"(Sospira, ndr) Diciamo che da quando sto con mio marito sì, prima potevo guardare qualche partita ma senza l’occhio con cui le guardo ora…”.
Dal sospiro iniziale, però, intuisco che è meglio se evito di chiederti la regola del fuorigioco…sarò buona giusto perché sei incinta (ridiamo, ndr)...
“A dirti la verità quella la saprei pure…ma insomma, se la rimandiamo alla prossima intervista è meglio (ridiamo nuovamente, ndr)".
Veniamo allora al lato “umano” di Fabio: ci dici i suoi pregi e i suoi difetti?
“Di pregi potrei fartene una lista. Mio marito è dolcissimo, solare, premuroso, riesce sempre a essermi vicino anche quando è lontano, e non ho ancora conosciuto qualcuno che abbia da ridire su di lui, riesce a farsi sempre volere bene. Tra i pregi metterei anche la determinazione, che però diventa un difetto quando si trasforma in testardaggine”.
Quale è il regalo più bello che ti ha fatto?
“Di regali in questi anni me ne ha sempre fatti tanti, ma quello più bello lo stiamo vivendo adesso insieme, la gravidanza”.
Prima di arrivare alla tua dedica, vogliamo sapere quanti goal ti ha dedicato tuo marito. Pur essendo difensore qualche goal in carriera lo ha segnato…
“Fabio mi ha dedicato un goal, quello segnato quando giocava a Rimini (stagione 2009-2010, ndr). Era nato come un assist, ma la palla fortunatamente entrò in porta…”.
E’ ora il tuo momento: c’è qualcosa in particolare che vuoi dire a Fabio attraverso questa intervista?
“Sì, vorrei dirgli che spero con tutto il cuore che il nostro rapporto rimanga sempre speciale come adesso, che lo amo perché è l’uomo che ho sempre immaginato di avere al mio fianco e che sicuramente sarà un ottimo papà”.
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