Matera, la fideiussione c'è o no? Di sicuro c'è lo sciopero dei giocatori

19.01.2019 07:00 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
Matera, la fideiussione c'è o no? Di sicuro c'è lo sciopero dei giocatori
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

"La società Matera Calcio, nella persona del Presidente Rosario Lamberti, come dichiarato nella conferenza stampa del 17/01/2019, precisa di aver incaricato la compagnia assicurativa Cattolica Assicurazioni di presentare la bozza di fideiussione che sarà esaminata dalla Lega Pro. Nel momento in cui la bozza sarà riconosciuta idonea, si potrà presentare la fideiussione che eviterà eventuali sanzioni pecuniarie e punti di penalizzazione al club bianco azzurro. La società resta in attesa di ulteriori sviluppi".

Così nel pomeriggio di ieri il Matera ha voluto chiarire la propria posizione in merito alla nuova garanzia fideiussoria, da presentarsi in sostituzione di quella Finworld. Una bozza quindi, per questo nel comunicato di ieri della Lega Pro solo la Reggina risultava in regola. Al momento infatti, dei club che dovevano regolarizzare la propria posizione, il club amaranto è stato l'unico a farlo con tutti i crismi. Pro Piacenza, Lucchese, Cuneo e, appunto, Matera, adesso rischiano grosso.

Otto punti e 350.000 euro di ammenda. Una vera e propria mazzata, sportiva e non solo. Vedremo se, almeno da questo punto di vista, il club lucano riuscirà a salvarsi per il rotto della cuffia. Di certo c'è che la squadra ormai non è più disposta ad accondiscendere alla dirigenza. Già le ultime due del 2018 avevano visto, per forza di cose, scendere in campo i ragazzi della Berretti.

Lo sciopero si ripeterà anche domani. Attraverso una nota dell'Assocalciatori i giocatori ancora tesserati, attualmente in attesa di svincolo per morosità, hanno annunciato che non scenderanno in campo contro la Sicula Leonzio. Dovrebbe toccare di nuovo ai giovani biancazzurri, con tutte le conseguenze del caso. Ma è una situazione che non può andare avanti all'infinito. Per il Matera il 2018 era finito male, il 2019 sta iniziando anche peggio.