Top & Flop di Gubbio-Legnago

25.10.2020 22:55 di Simone Cataldo   vedi letture
Top & Flop di Gubbio-Legnago
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com

Termina a reti bianche il match che ha chiuso ufficialmente il settimo turno del raggruppamento B di Serie C tra Gubbio e Legnago Salus.

Un pareggio privo di grandi emozioni, in particolar modo nella prima frazione, quando i portieri di ambe le squadre non vengono mai chiamati in causa, se non per delle prese basse o delle uscite su delle battute dalla bandierina. Diversi i tiri dalla distanza, con i due sodalizi che provano queste soluzioni per portarsi in vantaggio, senza mai riuscirci. Da segnalare il cambio al minuto 21’ che ha visto Giacobbe lasciare il campo prematuramente a causa di un risentimento muscolare.

Il secondo tempo si apre sulla stessa falsa riga del primo, con ritmi compassati e squadre che raramente regalano spazzi di buon gioco in proiezione offensiva. Dopo la classica girandola dei cambi da ambe le parti, le squadre cominciano a farsi sentire. Specialmente a partire dagli ultimi 25’ di gara, quando il Legnago con Ranelli prima, Morselli dopo e Bulevardi poi impensierisce il Gubbio, con quattro ottime conclusioni dalla lunga distanza. Da lì in poi si alzeranno i ritmi, ma non lo score delle occasioni, con l’unico acuto degno di nota della gara che arriva sull’ultima azione del match. Pellegrini, entrato da poco tra le fila del Gubbio, si mette in proprio sull’out di destra, facendo fuori diversi avversari e arrivando in area piccola. Uno contro uno con Pizzignacco non serve i suoi compagni al lato ma conclude direttamente in porta; la traiettoria ben indirizzata ma lenta viene però raggiunta sulla linea di porta da Pellizzari, che allontana con prontezza e regala un punto ai suoi.

TOP

Malacarri (Gubbio): nell’immensa ombra in cui campeggia il Gubbio, uno dei pochi calciatori che in campo accendono la propria fiamma e che tentano di creare panico nella difesa avversaria e Malacarri. Ad inizio gara impensierisce il Legnago e per il resto del match è lui a capitanare le ripartenze e le proiezioni offensive dei suoi. ALTRUISTA

Pellizzari (Legnago): è senz’altro lui l’uomo migliore tra le fila dei veneti. È una certezza in difesa e gli avversari difficilmente riescono a farla franca quando lo trovano di fronte ad essi. Inoltre lui nel finale salva un gol di Pellegrini sulla linea di porta, permettendo a una squadra non brillante in mezzo al campo di portare a casa un punto niente male. MURO

FLOP

Miguel Angel Maza (Gubbio): la squadra di mister Torrente si affida a lui, vero e proprio fantasista, per provare a cambiare la gara nei momenti di maggiore fiducia. Viene spesso cercato dai suoi compagni, ma risulta troppo ingenuo in più occasioni, gettando diverse interessanti palle, causa forse anche la stanchezza dettata dal turno infrasettimanale. SUPERFICIALE

Chakir (Legnago): il tecnico lo lancia in campo dandogli fiducia e nel tentativo di aggiungere velocità lì davanti. Ciò non accade quasi mai, e quando succede egli o si fa sovrastare dalla difesa avversaria o sbaglia il tocco per il compagno di reparto. DELUDENTE