Quest'Ancona Matelica vince e diverte: viaggio dentro la squadra che sta stupendo la C

Quest'Ancona Matelica vince e diverte: viaggio dentro la squadra che sta stupendo la CTMW/TuttoC.com
© foto di Luca Rotili
lunedì 4 ottobre 2021, 16:00Girone B
di Gianmarco Minossi

Sembrano passati anni, invece sono trascorsi soltanto quattro mesi: il 6 giugno scorso, la vecchia Anconitana concludeva il suo mini campionato di Eccellenza Marche con l’inutile vittoria interna sul Montefano, che non le bastò per accedere ai playoff utili per giocarsi la promozione in Serie D. Era un’altra squadra, con un altro nome e un’altra società, ma soprattutto uno stadio desolatamente vuoto, figlio delle misure imposte sì dall’emergenza sanitaria, ma anche di un graduale disamoramento della tifoseria dorica, che giorni addietro aveva pesantemente contestato l’allora presidente Stefano Marconi: il quale, ancor prima che il campionato si chiudesse, aveva annunciato le sue dimissioni al termine della stagione. Sembrava quindi profilarsi un’altra travagliata stagione all’orizzonte per l’Ancona calcistica, costretta per l’ennesima volta a barcamenarsi tra i dilettanti senza ancora una guida societaria. Di lì a poco però, le cose sarebbero state destinate a cambiare in maniera improvvisa e inaspettata. 

GALEOTTO FU QUEL GIORNO DI META’ GIUGNO – Lo scorso 14 giugno, come un fulmine a ciel sereno, il comunicato apparso sul sito del Matelica che recitava testualmente di un “reciproco interesse tra il club e l’Anconitana, per vagliare la possibilità di intraprendere un progetto congiunto”; il tutto dopo che Mauro Canil, patron del club matelicese, aveva tentato invano di avviare una collaborazione simile con la Maceratese, società militante nel campionato di Promozione marchigiana. Detto, fatto: il giorno dopo, Marconi e patron Canil si sono ritrovati in uno dei luoghi simbolo della città di Ancona quale la Mole Vanvitelliana, per suggellare l’accordo e mettere le basi per il nuovo progetto, basato soprattutto sul settore giovanile, che prevedeva il cambio di denominazione della vecchia SS Matelica Calcio (protagonista di un’eccellente stagione al suo primo anno tra i professionisti) in Ancona Matelica, con il trasferimento in blocco di dirigenza e squadra dal ridente paesino del Verdicchio al capoluogo di Regione. Un cambio denominazione divenuto ufficiale esattamente un mese dopo, con l’iscrizione della squadra al campionato di Serie C e, soprattutto, con la conferma in blocco di staff tecnico e dirigenziale, la vera ossatura portante delle ultime belle stagioni del Matelica. 

LA SQUADRA CONVINCE E IL PUBBLICO SI DIVERTE – Lo scetticismo iniziale che aleggiava su questa nuova realtà del calcio professionistico, si è tramutato dapprima in curiosità, poi in timore e rispetto: perché i risultati iniziali dicono che l’Ancona Matelica può davvero puntare molto più che ad una semplice salvezza, obiettivo minimo dichiarato dalla società. Si tratta davvero di una sorpresa? Forse, visti i diversi dubbi che gli addetti ai lavori nutrivano nei confronti di questa formazione, non sicuramente per il background che poteva vantare il vecchio Matelica, protagonista di un esaltante campionato di Serie C, guidato da Gianluca Colavitto, vero deus ex machina di questa compagine e forse non abbastanza in auge rispetto a tanti suoi più illustri colleghi, che nelle ultime due stagioni hanno invece arrancato non poco in terza serie. Alla base di tutto, come scritto sopra, una società solida, che mantiene la stessa fisionomia da anni, senza snaturare nulla: dal patron Canil e la presidentessa Roberta Nocelli, veri artefici dei risultati degli ultimi anni, al direttore sportivo Francesco Micciola, che anno dopo anno ha costruito squadre capaci di ottenere grandi cose senza riempire l’organico di grandi nomi, quanto piuttosto di gente giovane e affamata. Una squadra completamente rinnovata rispetto all’ultima stagione, che sta dimostrando di sopperire nel migliore dei modi alle eccellenti partenze della scorsa estate (da capitan De Santis al goleador Volpicelli, senza dimenticare Calcagni e Balestrero, centrocampisti col vizio del gol), con alcune preziose riconferme (bomber Moretti e gli esterni Tofanari, Di Renzo e Maurizii, e il portiere Vitali) e nuovi innesti mirati ai fini di disputare un torneo tranquillo, o chissà, magari puntando a qualcosa di leggermente più grande. Nel frattempo, la squadra vince e convince: cinque vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia e secondo posto in classifica ad una sola lunghezza dalla capolista Reggiana, in attesa dello scontro diretto di domenica prossima a Cesena, contro la terza in classifica. Ma soprattutto, il pubblico è tornato a riempire il Del Conero e a divertirsi: lo testimoniano gli ultimi numeri, nell’attesa che si torni alla capienza piena. Insomma, i recenti anni di contestazioni e di prestazioni deficitarie appaiono ormai un brutto e lontano ricordo, così come lo stadio desolatamente vuoto: sembrano passati anni, invece sono trascorsi soltanto quattro mesi.