Gubbio, Marchi: "Mai pensato di andare via"

22.05.2018 16:50 di  Marco Pieracci   vedi letture
Ettore Marchi
TMW/TuttoC.com
Ettore Marchi
© foto di Matteo Papini/Image Sport

Decisivo per il raggiungimento della salvezza con i suoi tredici gol, il capitano del Gubbio Ettore Marchi traccia un bilancio della stagione da poco conclusa, in una intervista rilasciata a gubbiofans.it: "Sono contento a livello personale perchè al di là tutto mi preoccupava la mia condizione fisica. L'anno precedente avevo avuto dei problemi, uno dietro l'altro. Da questo punto di vista invece ho avuto la fortuna di stare sempre bene. Sul campo di conseguenza sono così riuscito a fare quello che sapevo fare. Se ho fatto bene è perchè sono stato messo nelle condizioni di farlo. Da soli non si riesce mai a fare niente. É innegabile tuttavia che abbiamo avuto delle difficoltà di squadra. Non siamo mai riusciti a dare una certa continuità di risultati, basta fare un'analisi in tutto l'anno. C'è stata solo una parentesi a dicembre dove in tre partite casalinghe avevamo fatto sette punti. Perciò c'è stato un continuo rincorrere. In una stagione sono cambiati tre allenatori, anche a livello di età, dai più esperti ai giovani rampanti, ma la media punti è rimasta sempre quella.ntica quello che si è fatto in passato.

Se si chiude tutto frettolosamente e si riparte, secondo me è un errore. Mi auguro che si riparta da Sandreani: è un allenatore con il quale si è iniziato già un percorso, si conoscono i metodi di lavoro e quello che può fare. Questo va al di là del rapporto che esiste con Alessandro. Sarei contento. Sono dell'idea infatti che ogni volta non si può fare ex-novo, sennò la strada diventa ancora più difficile". Sul suo futuro pochi dubbi: "Quando sono venuto a Gubbio avevo parlato con il presidente Notari. Gli ho detto subito quello che pensavo, che va al di là del contratto scritto. Non mi è passato mai per la testa di andare via. Ho dato la mia parola al patron e a me stesso. A meno che mi chiama Notari e mi dice di andarmene, potrei vacillare un attimo: però, prendetela come una battuta".