Fano, Gatti: "Giusto fermare i campionati, ma c'è troppo allarmismo"

27.02.2020 22:50 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Riccardo Gatti
TMW/TuttoC.com
Riccardo Gatti
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

L'emergenza Coronavirus ha investito la Serie C, coi gironi A e B che hanno subito la scure della Lega Pro vista la sospensione di ben due giornate ufficiali, il turno infrasettimanale di mercoledì 26 febbraio e quello di domenica 1° marzo. Uno stop, dunque, forzato per il Fano di mister Alessandrini che ha saltato la gara con il Rimini e quella con il Carpi che si sarebbe dovuta disputare tra tre giorni. Ad esprimere un pensiero sulla decisione attuata dalla Lega Pro è il difensore granata Riccardo Gatti che commenta così il divieto di gioco per queste due giornate di campionato: “Sicuramente è giusto prendere precauzioni, cercare di prevenire i possibili problemi, anche se, a mio parere, c’è troppo allarmismo e la situazione sta sfuggendo di mano – ammette l’alfiere scuola Atalanta – . La società, per venire incontro al fenomeno Coronavirus, ha organizzato un incontro informativo ad inizio settimana con il dott. Stefanelli che ci ha illustrato sintomi, conseguenze e misure igieniche da adottare. E’ giusto fermare i campionati, anche se dispiace perché avevamo preso entusiasmo contro l’Imolese ed eravamo carichi per andare a Rimini (nella partita che si sarebbe dovuta disputare ieri ma rinviata al 18 marzo, ndr).

Ora dobbiamo essere bravi a gestire bene questo periodo di riposo perché bisogna lavorare mantenendo alta la concentrazione che non è sempre facile quando non si ha un impegno ufficiale alle porte”. Un’ordinanza che ha lasciato delle ripercussioni sui rinvii previsti, nel caso dell’Alma, per il 18 marzo (contro il Rimini) ed il 14 aprile (contro il Carpi): “Dovremo essere bravi a programmare il lavoro e a spingere. In ogni partita dovremo mettere dentro la benzina giusta per gestire il tempo in futuro. Saremo tutti chiamati in causa: anche chi avrà avuto meno occasioni per mettersi in mostra adesso dovrà fare la differenza. Parole d’ordine: rimanere tutti sul pezzo e dare qualcosa in più”.