Carpi, Cortesi: "Salvezza centrata, ora non fermiamoci. Vogliamo i playoff”

Intervistato da TMW il trequartista del Carpi Matteo Cortesi ha fatto il punto in casa emiliana, a sei giornate dal termine della regular season.
Qualche presenze in C col Cesena nella convulsa annata 2019-2020, poi anni di D e il Carpi: cosa ha significato, per te, riprendere il professionismo?
"Ritrovare il calcio professionistico, per me, è stato vincere una sfida personale: ho dimostrato a me stesso che in questa categoria posso starci, anche per dimostrare il mio valore. Se oggi sono qui, è sicuramente anche grazie all'esperienza accumulata nelle tante presenze in Serie D, che mi hanno aiutato a formarmi e crescere molto".
L'approccio collettivo della squadra alla C è stato complessivamente buono: quando ci si avvia verso il finale di stagione, che bilancio tracci?
"Sì, confermo che fino a questo punto il nostro approccio alla categoria è stato più che positivo. Il nostro obiettivo stagionale è la salvezza, ma una volta ottenuta aritmeticamente non ha senso fermarci. Siamo quindi concentrati per chiudere quanto prima ogni discorso relativo alla permanenza in categoria, poi a quel punto avremo la possibilità di alzare l'asticella a caccia dei playoff. Si tratterebbe di una nuova sfida per tutti e un ulteriore stimolo per regalare a società, città e tifosi una soddisfazione in più".
Sei un po' l'uomo del momento, dall'esterno si possono creare pressioni: come stai vivendo questo periodo?
"Lo sto vivendo in maniera spensierata, senza pressioni e con tanta voglia di dimostrare sempre qualcosa in più, di rendere felice la mia famiglia e le persone attorno che mi vogliono bene e che soprattutto credono in me".
Sei gol nelle ultime otto gare: cosa è cambiato per te da dopo la partita contro il Perugia, l'ultima che ti ha visto assente?
"In una mia recente intervista avevo dichiarato che era mia intenzione aiutare la squadra con qualche gol e assist in più, ma non mi aspettavo assolutamente di segnare 6 gol nelle ultime otto partite, anche perché non sono cambiate le cose, diamo sempre tutti il massimo: confesso comunque che a questo punto non mi dispiacerebbe provare ad andare in doppia cifra. Nessuna ossessione però: mi rende felice il percorso che sto facendo con il Carpi".
Fascia di capitano al braccio: che peso specifico ha?
"Indossare la fascia da capitano non ha prezzo. Credo di non averla mai indossata prima d’ora, se non qui. Se la società e lo staff tecnico hanno scelto di affidarmela, significa che ho fatto qualcosa di buono per questo club. Una cosa è certa: con o senza fascia, darò sempre il 100%. Portarla al braccio non rappresenta un peso, ma un onore".
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