Pres Lecco: "Non andremo al risparmio, ma il budget non fa la differenza in campo"

Pres Lecco: "Non andremo al risparmio, ma il budget non fa la differenza in campo"TMW/TuttoC.com
© foto di luca.bargellini
venerdì 9 maggio 2025, 10:15Girone A
di Antonino Sergi

Aniello Aliberti, presidente del Lecco, intervistato da leccochannelnews ha parlato così: "Il momento negativo è durato quattro mesi, la data positiva è stata quella della riapertura del mercato a gennaio e poi il nuovo allenatore: dalla prima partita ho riacquisito quella speranza e quell’ottimismo che… Non ho passato un bel Natale, le motivazioni le conoscete. Avendo una squadra retrocessa sapevo che le motivazioni non fossero le più rosee: è sempre abbastanza difficile, partita dopo partita la preoccupazione è cresciuta. Essere testardo e aver voglia di combattere le sfide mi ha portato alla decisione di cambiare tutto: il primo cambio (da Baldini a Volpe, ndr) pensavo ci portasse a dei cambiamenti nello spogliatoio, ma i mancati miglioramenti con la seconda guida hanno mandato sotto, sotto i piedi il morale. Mi piace vincere le sfide, la prima partita con Valente mi ha fatto capire che ci fossero le premesse per potercela fare: scendere in campo con l’obbligo di dover sempre vincere non è facile, la squadra è scesa in campo rigida. Ero quello più preoccupato e dispiaciuto, ma ero l’ubico a poter rincuorare i ragazzi. Paura di retrocedere? Io sì, diversamente da mio fratello e mio figlio; ho pensato anche a come ristrutturare la società in caso di Serie D – considerato il mio progetto almeno triennale – perché vedevo la tensione che c’era in campo che impedisce di giocare bene".

Cosa state facendo e volete fare in vista della prossima stagione?
"Nei momenti di tristezza assoluta il mio momento di serenità era nella presenza all’attività delle giovanili. Per il futuro non abbiamo la stessa situazione dell’anno scorso: un anno fa non avevamo certezze sui giocatori che sarebbero rimasti, questa volta siamo partiti il giorno dopo l’ottenimento della salvezza. Sono molto fiducioso: si è creato uno spogliatoio molto valido e sono molto convinto che abbiamo scelto una guida tecnica molto valida – Valente e il team -, inoltre abbiamo creato uno staff con persone estremamente valide a partire dal direttore sportivo e dalla dottoressa Bonfanti che ha ereditato l’incarico di Vitali che resta con noi. Abbiamo tranquillità sull’organizzazione: questa è la conditio sine qua non (condizione senza la quale non si può verificare un evento, ndr) per ogni imprenditore. Manca un addetto alla struttura e agli impianti che abbiamo individuato: per correttezza ne daremo comunicazione alla stampa quando la questione sarà chiusa".

Il mercato ha avuto due facce. Come mai quel gap?
"Una cosa è partire con un mercato fatto dal primo luglio e un’altra scelta si fa in corso d’opera: chi sta giocando ed è contento non cambia squadra. Già a gennaio abbiamo avuto più possibilità, ma in quel momento va via chi non si trova bene: non è una cosa facile, al di là delle critiche sul direttore sportivo che ho sempre contrastato qui sono stati fatti dei miracoli; qualche criticone avrebbe dovuto porgergli delle scuse. Il 10 fu esagerato? No, ci ho sempre creduto perché io vado sempre dritto per dritto. Lo vedo dall’interno e vedo quello che fa, all’esterno si vedono solo i risultati della squadra: mai avuto un voto inferiore, poi l’abbiamo visto. Abbiamo un’ottima reputazione, lo dico senza presunzione: abbiamo visto cos’è successo nei vari gironi, un calciatore qui si sente più tranquillo e, in ogni caso, chi viene qui si fida del direttore sportivo e Minadeo ha un’ottima credibilità".

Il budget?
"Non andremo al risparmio, ma dall’esperienza maturata posso dire che i budget non fanno la differenza sul campo: lo dimostrano Triestina e Giana Erminio, oltre alla Virtus Verona. Cruciale è la scelta dei giocatori. Faremo tutti i sacrifici possibili e immaginabili per avere un’ottima squadra, ma tra prima e seconda fase della stagione abbiamo avuto costi e risultati ben diversi".