Novara, Buzzegoli: "Momento complicato, assurdo parlare di calcio"

09.04.2020 11:15 di  Marco Pieracci   vedi letture
Daniele Buzzegoli
TMW/TuttoC.com
Daniele Buzzegoli
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il capitano del Novara Daniele Buzzegoli è intervenuto ai microfoni di pazzaseriec per parlare del difficile momento che stiamo vivendo. TuttoNovara.it riporta le sue parole: “Credo che questo sia un momento veramente molto, molto complicato per il nostro paese. E’ un momento buio che mette a dura prova ognuno di noi, che ci deve responsabilizzare molto nel rispettare le regole che ci vengono date. Stiamo combattendo contro un nemico invisibile e questo rende tutto ancora più difficile, e ci richiede uno sforzo maggiore. Il mio pensiero va a tutte quelle persone che si trovano in grandi difficoltà, sia dal punto di vista lavorativo, sia dal punto di vista economico e sicuramente a tutti coloro che hanno risposto “presente” combattendo in prima linea: dai medici, agli infermieri che ogni giorno combattono in prima persona per la salute di tutti noi, alla protezione civile, alla croce rossa, e alle forze dell’ordine che stanno facendo un lavoro incredibile.

Mi preme sottolineare che sicuramente il nostro paese potrà avere mille problematiche, ma ogni volta che si tratta di aiutare gli altri, non si tira indietro. E’ sempre pronto e disponibile. A volte mi “arrabbio” quando sento dire che non siamo patriottici o che non sentiamo il legame con la nostra terra, perché non è così, e ogni volta che c’è bisogno d’aiuto, noi italiani non ci tiriamo indietro.

Mi auguro che tutto finisca al più presto perché tutti noi abbiamo bisogno di ripartire e ricominciare una vita normale. Personalmente, per indole sono una persona molto positiva, e anche se in questa situazione risulta davvero complicato esserlo, mi sento di trovare anche qui il lato positivo, se così lo si può definire. Per lavoro mi trovo spesso lontano da casa, vedo mia moglie e i mie figli una volta ogni 15 giorni, quindi ora sto apprezzando la quotidianità nello stare a casa con loro e per me questa non è un’opportunità da poco.

Per quanto riguarda il nostro lavoro, il calcio in generale e il calcio giocato, sembra assurdo anche solo parlarne, ma ovviamente la speranza è quella di tornare al più presto in campo, non tanto per la questione economica o lavorativa, ma perché qualora si verificassero le condizioni per farlo, sarebbe evidente che stiamo tornando alla normalità. Mi manca chiaramente allenarmi, vedere i miei compagni e stare con loro, ma dobbiamo pazientare affinché davvero vada tutto bene, e soprattutto per il rispetto delle persone che stanno soffrendo, che magari hanno contratto il virus, e per i loro familiari, cui non viene neanche data la possibilità di stargli accanto, né di dargli l’ultimo saluto. Il mio appello è per tutti noi: rispettiamo le regole e stiamo a casa affinché tutto possa ristabilirsi al più presto.”