INTERVISTA TC - Feralpi, Legati: "Il quinto posto sarebbe un grande risultato"

08.04.2021 07:30 di Giacomo Principato   vedi letture
INTERVISTA TC - Feralpi, Legati: "Il quinto posto sarebbe un grande risultato"

E' pronto ad entrare nel club dei 100 della Feralpisalò il difensore Elia Legati, ai lombardi dal 16 gennaio 2018 diventandone in poco tempo colonna e capitano. Domenica, in occasione della trasferta sul campo della Fermana, l'occasione per festeggiare al meglio la tripla cifra in termini di presenze. "Mi fa piacere raggiungere questo traguardo, spero di togliermi ancora altre soddisfazioni - ha raccontanto a TuttoC.com il classe '86 -. Non gioco per raggiungere dei numeri, anche a 35 anni l'ambizione è sempre quella di crescere e migliorarsi. La nostra è una società ambiziosa che non ci fa mancare nulla e anche se non siamo partiti per vincere il campionato ci siamo posti entrambi dei traguardi da raggiungere. Vogliamo aiutare i giovani nella loro crescita e fare il meglio possibile in campionato".

Fare il meglio possibile vorrebbe dire raggiungere un'ottima posizione nei playoff.

"Dobbiamo chiudere la stagione al meglio, arrivare quinti sarebbe un grandissimo risultato. Davanti a noi ci sono squadre più attrezzate, partite con obiettivi diversi. Per noi che abbiamo sempre giocato valorizzando i giovani sarebbe un ottimo traguardo: proveremo a posizionarci il più in alto possibile. Questi due mesi determinano la stagione e ci diranno se sarà un'annata discreta o una eccellente".

Potreste essere la mina vagante della competizione?

"Non abbiamo la pressione che può avere il Bari o, se dovessero arrivarci, Alessandria o Perugia. Detto questo, una volta entrati nei playoff proveremo a vincerli. La Feralpi è una società ambiziosa con un presidente altrettanto ambizioso, giocatori esperti e un tecnico che ha fatto una finale appena due anni fa. I giovani dovranno capire che gli spareggi sono una vetrina importante. Sono partite determinanti e dall'alto valore, per loro un trampolino di lancio in ottica futura".

In rosa avete diversi giovani interessanti e di prospettiva, siete da esempio per la terza serie. Le discussioni su un calo di qualità generale sono soltanto un luogo comune?

"Si, non vedo un calo di qualità. Quest'anno abbiamo giovani di grandissima qualità, alcuni hanno reso moltissimo e altri potevano fare meglio. I ragazzi li vedo cambiati rispetto a un decennio fa, oggi sono molto più professionali e consapevoli. Questo ha i suoi pro e contro, visto che a volte ne perdono in spensieratezza, in entusiasmo. Devono pensare di meno, vivere il tutto con meno pressione, così come si dovrebbe fare a 20 anni. E' un consiglio che do sempre: la libertà mentale, l'autostima e la passione per questo sport sono fondamentali per il loro rendimento in campo e la loro crescita. Non è accettabile vedere ragazzi di 20 anni senza entusiasmo".