.

Ds Pianese: "FVS rende gioco più regolare. Limite avere una sola telecamera"

di Valeria Debbia
Francesco Cangi

Francesco Cangi, direttore sportivo della Pianese, è intervenuto come ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e il61, per un'analisi approfondita della stagione in corso.

Direttore, 17 giornate disputate, ne manca praticamente una sola alla fine del girone d’andata – ricordiamo che nel girone B c’è una squadra in meno dopo i fatti del Rimini. Si può fare un primo bilancio della stagione della Pianese: 22 punti in 17 gare, a pari merito con Ternana e Campobasso. Che voto si sente di dare al rendimento della vostra squadra?

"Sicuramente un voto più che positivo. In queste 17 partite siamo cresciuti, migliorati e abbiamo accumulato punti sufficienti per occupare una posizione nobile e prestigiosa in classifica. Stiamo seguendo il percorso che avevamo immaginato. C’è stato il caso Rimini, che ci ha tolto due punti: senza quello saremmo in una posizione ancora migliore per una salvezza tranquilla. Dispiace che accadano ancora queste cose in Lega Pro".

Assolutamente d’accordo: si va a toccare l’equilibrio del raggruppamento. Non uso il termine “falsato” perché ci sono tante gare a disposizione e si può recuperare. Il prossimo weekend, ultimo del 2025, vi vede protagonisti di uno scontro diretto con la Ternana: siete entrambi a 22 punti. Come vivete questo match per la zona playoff? Quali difficoltà vi aspettate da una squadra con grandi qualità, penalizzata da cinque punti e da una situazione societaria complicata?

"È uno scontro diretto a livello di classifica, perché quei punti sono stati tolti alla Ternana. Sarà una partita molto difficile: arriva una squadra forte, con un organico importante e giocatori anche di categoria superiore. Al di là della mancanza di serenità societaria – che dura dalla fine dello scorso campionato – è una formazione che può stare tranquillamente tra le prime quattro del girone B. I loro 22 punti sono un po’ “falsi”: con 27 sarebbero più rappresentativi. Può e deve fare molto meglio. Per noi sarà complicata, in casa, ma la prepareremo al meglio: abbiamo iniziato ieri il lavoro, rispettando un avversario di grande livello".

In vetta, praticamente dall’inizio, ci sono Ravenna e Arezzo, con un discreto margine sull’Ascoli – sei punti di vantaggio per i toscani sui bianconeri. C’è possibilità di un rientro dell’Ascoli nella lotta per il primo posto o romagnoli e amaranto si sono già troppo staccati?

"Sei punti, con un intero girone di ritorno a disposizione, non sono tanti: equivalgono a due partite, basta vincerne uno scontro diretto. Penso che la lotta per il campionato sia tra queste tre squadre. Arezzo e Ravenna hanno dimostrato qualcosina in più, tant’è che l’Arezzo, vincendo l’ultima, potrebbe essere campione d’inverno – il Ravenna riposa. L’Ascoli ha una piazza importante e il mercato di gennaio può aiutare: non stravolgerà gli equilibri, ma può infoltire la rosa con uno o due elementi che alzano il livello. Non credo si possano rivoluzionare le squadre a gennaio – i nuovi devono ambientarsi – ma la lotta lassù è a tre e resterà aperta fino agli ultimi giorni".

Con la chiusura del girone d’andata e del 2025 si apre la finestra di mercato di gennaio. Immancabile la domanda: cosa attendersi? Avete già pianificato qualcosa con il mister?

"In questo momento il nostro mercato è molto interno. Siamo contenti del percorso: abbiamo tanti giovani che necessitano continuità, alcuni li abbiamo recuperati dopo infortuni – quest’anno ne abbiamo avuti tanti all’inizio, come molte squadre. Attualmente la rosa è al completo, a parte Ongaro e Vigiani con problemi più lunghi. Valuteremo, insieme al mister Birindelli, se qualche ragazzo vorrà più spazio. Potremmo integrare la rosa con innesti di prospettiva, utili per questi quattro mesi e per il prossimo anno: operazioni che in passato si sono rivelate preziose per ripartire in estate".

Chiudendo il girone d’andata, si può fare un bilancio non solo sulle squadre ma anche sul primo girone d’andata con l’FVS a disposizione degli arbitri. Che idea si è fatto? Cosa le piace, cosa cambierebbe o migliorerebbe?

"Penso che il FVS sia uno strumento che può migliorare il calcio: dall’inizio ci siamo adeguati – panchina, allenatori, calciatori – e porta benefici. Va migliorato l’aspetto tecnico: come ha sempre detto Marani, bisognerebbe investire in più telecamere negli stadi di Serie C. Molti impianti, incluso il nostro, ne hanno solo una: è difficile per l’operatore e per l’arbitro rivedere esattamente l’episodio richiesto. Il FVS rende il gioco più regolare: un gol concesso in passato poteva avere un tocco di mano non visto; ora si rivede e si corregge. Sembra di subire torti, ma è più leale. Migliorerei dando all’arbitro la possibilità di confrontarsi con un collega esterno – magari del VAR di Serie A – perché spesso deve andare contro se stesso e non sempre ha la forza di ammettere l’errore. Inoltre, il quarto uomo a volte interagisce troppo: lo farei provenire da sezioni più lontane in certi stadi. Comunque è uno strumento a cui adeguarsi: dà più soluzioni e rende la Serie C più onesta".


A TUTTA C con Luca Bargellini. Ospite: Francesco Cangi, DS Pianese
Altre notizie
PUBBLICITÀ