Pesoli: "La C passaggio fondamentale per la crescita di un giovane"
Fonte: Intervista di Raffaella Bon
Emanuele Pesoli, ex allenatore della Viterbese e reduce dall'ottima esperienza con le giovanili del Frosinone con vittoria del campionato di Primavera 2 e della Supercoppa, ha parlato a TuttoC.com del campionato di terza serie: “Il livello organizzativo e tattico è molto alto, con tanti allenatori navigati che danno forma alle proprie squadre e giocatori brillanti, anche tra i giovani, a dar gamba e vivacità a partite piacevoli e di bellissimo livello. I punti di forza? La corsa, vedo ritmi alti e un’ottima organizzazione. Quella che manca è un po’ di qualità, forse perché si pensa troppo alla tattica. Il modulo che più paga è quello con la difesa a 3, il 3-5-2 ti dà equilibrio e ti permette di schierare i giovani sulle fasce. Credo sia quello più adatto alla categoria”.
Una vetrina ottima anche per i più giovani.
“Un ottimo trampolino di lancio ma serve l’aiuto della società, che deve schierare i giovani perché meritano e non solo per andare incontro al regolamento. Bisogna abbinare le due cose, vedi le Seconde Squadre. Non tutte sono pronte a dar spazio totale al vivaio, quindi ben vengano esperimenti come quello della Juventus in primis che col tempo ha anche capito debbano essere affiancati delle chiocce per seguirli”.
Quindi è favorevole alle Seconde Squadre.
“Vedo nelle Squadre B un’opportunità per i propri tesserati, ragazzi di qualità che possono confrontarsi con i professionisti per accelerare la propria crescita professionale. Lo considero assolutamente un fattore positivo”.
Un'occasione anche per chi ha qualche anno in più.
“La C è un passaggio fondamentale per la crescita del giovane, qui matura e si confronta. È un trampolino anche per chi viene da una gavetta importante, che qui va a sudarsi un palcoscenico di rilievo, mi viene da pensare anche a chi, a 25-26 anni, affronta la C per la prima volta. Tanti di loro nel tempo si sono poi ritagliati spazio anche in categorie superiori, premiando una carriera fatta di sacrifici”.
Convinto dalle regole sull'utilizzo degli under?
“Le regole attuali non mi convincono. Ripeto la mia sui giovani: se è bravo va messo dentro, gli va data fiducia a prescindere dal discorso economico”.
Passiamo al campo: un pronostico per ogni girone.
“Il Vicenza è obbligato a vincere, hanno una squadra ben strutturata e un allenatore capace, loro e l’Union Brescia sono quelle da battere; nel B dico Arezzo, la Ternana che può riprovarci, spero i cambiamenti societari siano positivi per la piazza, e occhio al Ravenna; nel C direi Catania, Benevento e Salernitana che hanno grandissimo blasone. Dico anche occhio al Monopoli, società sana che lavora bene da anni e sorprende ogni volta”.
Sta per iniziare una nuova giornata di campionato...
“Sarà un turno importante, le squadre che puntano ad allungare non devono assolutamente lasciar punti per strada. Chi è costruito per vincere deve essere un rullo compressore, è la costanza a fare la differenza”.
E lei? Pronto a tornare in panchina?
“Mi manca il vivere la quotidianità del mio lavoro, sono alla finestra in attesa della giusta opportunità dopo la vittoria di campionato e supercoppa col Frosinone. Nel frattempo seguo tantissimo e sono sempre in giro, seguendo allenamenti e partiti per migliorare la mia preparazione. Adesso sono in giro e aspetto arrivi l’opportunità giusta, trovando la realtà adatta dove possa esserci organizzazione ed equilibrio”.