Pagliari: "Recanatese tra le esperienze più belle, in C le stesse favorite"
L'ex tecnico della Recanatese, Giovanni Pagliari, nella prossima stagione sulla panchina de L'Aquila spiega cosa lo ha spinto a scendere di categoria: "Ho deciso di scendere in D perché questa per me è particolare, a L'Aquila dove avevo lasciato un pezzo di cuore. La gente mi ha dimostrato un affetto e una stima incredibile, sono tornato con grande gioia. C'è un po' di rammarico per la scorsa stagione, però Recanati è stata una delle esperienze più belle della mia carriera: abbiamo raggiunto traguardi inimmaginabili e rimarremo sempre nella storia di questa società, quando finisce un'esperienza non penso mai alle cose negative ma ai ricordi più belli".
Che progetto è quello de L'Aquila?
"Qui a L'Aquila c'è un progetto importante, la società sta lavorando benissimo, da quando sono arrivato la prima volta 10 anni fa è cambiato il mondo: adesso abbiamo uno stadio nostro, c'è un'organizzazione fantastica. Dobbiamo ancora completare la squadra perché questo è un campionato veramente difficile con tante marchigiane e molte squadre forti".
Come vedi la prossima Serie C?
"Quest'anno la vedo come gli altri anni, sicuramente con più problemi viste le difficoltà di Taranto e Catania. Alla fine vincerà chi avrà solidità economica e tranquillità da trasmettere alla squadra, i giocatori e lo staff tecnico devono pensare al campo, quando ci sono altri tipi di problemi non c'è futuro e non c'è ambizione".
Che mercato stai vedendo?
"Come tutti gli anni la Coppa Italia servirà da rodaggio e per capire come completare le squadre. Non vedo un mercato ricco e determinante, le solite squadre si sono rinforzate, chi ha fatto bene ha cercato di colmare le lacune degli anni precedenti".
Chi vedi come favorite?
"Secondo me sono sempre le stesse, squadre che l'anno scorso hanno rischiato di vincere come Vicenza e Catania ma col mercato aperto le squadre possono essere rivoluzionate fino a fine agosto, in questo campionato bastano due o tre giocatori importanti per cambiare le previsioni".