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Morrone: "L'equazione più spendi, più vinci, non funziona nel calcio"

di Raffaella Bon

Il presidente dell'ADICOSP, Alfonso Morrone, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per analizzare la sessione di mercato che si è conclusa da pochi giorni.

Per il secondo anno consecutivo il calciomercato si è svolto a Roma
"Anche questa sessione romana ha avuto un enorme successo in fatto di presenze con oltre mille visitatori. Abbiamo avuto ospiti importanti che hanno partecipato a panel dove si affrontavano temi importanti e non solo calcistici. Ora l’appuntamento è per la chiusura della sessione invernale a febbraio".

Come giudica l'esperimento di chiudere la sessione a mezzanotte?
"Non è la prima volta che si chiudeva così tardi. Vedere però moltissima gente all’Hilton ad aspettare la chiusura della porta per noi di Adicosp e’ stato emozionante. Devo ringraziare Rai News 24 e Rai Sport per la totale copertura televisiva della due giorni del Calciomercato".

Come è andato nel complesso questo calciomercato estivo?
"A livello nazionale  con 825 milioni siamo secondi come costi di cartellino solo alla Premier League che ha raggiunto 1,69 miliardi di Euro. Vuol dire che in serie A si son fatti molti investimenti soprattutto da Juventus, Milan e Roma. L’Inter si è mossa con intelligenza andando a pescare tra gli svincolati e cambiando poco anche perché la squadra era già forte prima. In Serie C e’ stato il solito mercato con grandi movimenti di giovani calciatori per le medie e con acquisti di calciatori importanti per le big".

Quali squadre si sono rafforzate?
"Premetto che l’equazione più spendi e più vinci non vale per il calcio. Basti pensare alla Carrarese dove lo scorso anno ha ottenuto la promozione in serie B senza spendere cifre impegnative. Anche Mantova e Juve Stabia non avevano costi elevati per salire in B. Comunque in sede di Mercato e leggendo le rose posso citare come regine Catania, Avellino, Trapani, Ascoli, Pescara e Padova. Poi sarò smentito sistematicamente dalle sorprese che in serie C sono sempre dietro l’angolo e in questo inizio di campionato Renate e Picerno sono le degne rappresentanti".

Chi, invece, ne è uscito indebolito?
"Difficile dire chi si è indebolito perché comunque in estate si opera sempre per rafforzare la rosa preesistente. Sarà il campo come giudice supremo a stabilire chi si è indebolito e chi ha operato bene. A fine stagione le sentenze sono le promozioni e le retrocessioni che non danno più spazio all’appello".


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