Mignemi: "Brescia e Salernitana protagoniste sul mercato. Ma occhio alle fregature"
Tanti anni di Serie C e di playoff per il direttore sportivo Davide Mignemi, attualmente in stand by, che, ai microfoni di TuttoC.com, ha commentato le ultime novità di terza serie.
Un paio di mesi fa aveva nominato Vicenza, Arezzo e Catania come le tre favorite. Le conferma?
“Per quello che sta dicendo il campo restano loro le papabili. Però con dei distinguo. I veneti corrono spediti verso la promozione, negli altri due gironi le situazioni sono più combattute. Ascoli e Ravenna nel Girone B, Benevento, Salernitana e Cosenza nel Girone C cercheranno di spostare gli equilibri. E il mercato invernale potrebbe dare una mano a modificare quest’ultimi”.
Che mercato sarà?
“Chi arriva da aspettative forti ma in qualche modo non ha ancora performato al meglio, come Brescia e Salernitana, sicuramente saranno protagoniste sul mercato. Intendiamoci, entrambe stanno disputando un buon campionato ma, in entrambi i casi, le piazze vogliono vincere. La profondità e la completezza della rosa di Vicenza, Arezzo e Catania le altre non le hanno e proveranno ad apportare correttivi in tal senso nelle prossime settimane. Però bisogna fare attenzione perché il mercato di gennaio può dare più fregature che vantaggi perché sul mercato vengono messi dei profili dí calciatori che hanno fatto male da altre parti o che non stanno giocando. Li sta alla bravura dei Direttori capire chi si può integrare subito nei meccanismi della squadra".
Da corregionale, come vede la situazione del Trapani?
“Da siciliano non posso che augurarmi sempre più realtà dell'Isola nei campionati professionistici. Per questo spero che la situazione del Trapani, che ha un’ottima squadra, pur essendo delicata, si possa risolvere a breve. Magari con la conquista dei playoff, penalità permettendo”.
Prima stagione da spettatore dopo sette annate di fila in C.
“Non cerco alibi, vado avanti umilmente, consapevole del lavoro fatto. Vedo decine di partite, cerco di instaurare contatti sempre più proficui per farmi trovare pronto quando sarà. Aspetto un contesto serio e una prospettiva in cui ci sia la possibilità di incidere attraverso il lavoro. In questi anni devo dire che ho fatto spesso bene, parlano i risultati. Qualche idea sul perché io sia fermo me la sono fatta. Diciamo solo che non sempre si lavora per meritocrazia. In ogni caso non demordo e continuo ad aggiornarmi consapevole che alla fine il lavoro paghi".