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Izzillo: "Sono pronto per una nuova avventura, spero esista la meritocrazia"

di Antonino Sergi

"Non sono abituato a stare così tanto fermo". Ha esordito così Nicolas Izzillo nell'intervista di questa mattina ai microfoni di TuttoC.com, centrocampista di sicuro affidamento per la categoria con più di 200 partite che però dopo l'ultima esperienza dello scorso anno con la maglia della Virtus Francavilla è rimasto svincolato. "Sinceramente non sono riuscito a darmi una spiegazione, ho giocato l'ultima partita nell'andata dei playout prima di un problemino fisico ma niente di grave. Non pensavo di trovarmi in una situazione del genere, da fine agosto sto bene e mi sto allenando tutti i giorni con l'Ilvamaddalena ma mi manca la partita".

Poi alla fine hai sempre giocato con continuità in Serie C.
"Ho giocato tutte le partite fino allo scorso anno, non mi capacito di questa situazione. Potevamo capire se arrivavano da un'annata dove non giocavo mai, lì mi sarei dato una spiegazione. Sono stato anche capitano lo scorso anno, non riesco a capire il perché mi ritrovo in questa situazione".

Serve anche tanta forza mentale in questi momenti?
"Si assolutamente, la cosa che mi aiuta di più in questo momento è allenarmi con l'Ilvamaddalena perché mi sento ancora in un gruppo squadra. Dal lunedì al sabato mi alleno con loro e mi tengo in forma. Ma io non mi voglio accontentare, ho sempre fatto tanti anni di C, ho vinto un campionato a Pisa e penso di meritare ancora un'occasione importante. Spero esista ancora la meritocrazia".

A proposito di meritocrazia, la politica degli under e delle valorizzazioni sta penalizzando voi?
"Ci sono già tre squadre U23, si pensa anche ad altre, però se metti dentro tante squadre U23 togliendo realtà che potevano prendere tanti giocatori over lo spazio si restringe. Poi ci sono squadre che vanno avanti con le valorizzazioni e noi giocatori over siamo penalizzati. Io a 30 anni sono considerato grande quando penso di essere nel pieno della mia carriera. 

C'è stata qualche chiacchiera fin qui?
"Si qualcosa c'è stata, non abbiamo trovato l'accordo. Sono stato chiamato da qualche squadra di D ma ho sempre dato la priorietà alla C. Non mi sento di scendere di categoria, siamo arrivati a dicembre e c'è il progetto giusto in D per vincere il campionato posso fare un passo indietro. Io penso esclusivamente alla C, non mi sento di perdere la categoria".

Ti sei spiegato invece l'annata negativa della Virtus Francavilla?
"Non pensavo di trovarmi in una situazione del genere, la Virtus Francavilla ha sempre fatto campionati importanti. Siamo partiti bene, quando arrivi alla fine e sei in una situazione del genere è difficile tirarsi su. Al ritorno abbiamo fatto tanti risultati in casa mentre facevamo fatica in trasferta, ai playout poi è successo quello che è successo. Abbiamo preso il gol al 90' che ci ha fatto retrocedere, c'è stata anche un po' di sfortuna visti i tanti gol subiti negli ultimi minuti".

Ti aspettavi questo super Trento?
"Ho giocato al Trento nel loro primo anno di Serie C, sapevamo che è una società importante che non ci ha fatto mancare nulla. Ogni anno c'è stato sempre un qualcosa in più, stanno crescendo come società e prima o poi faranno come il Sudtirol".

Tu invece sei pronto ad una nuova avventura?
"Assolutamente, mi sento pronto, voglioso e guarda ogni domenica tutte le partite. Spero in una chiamata e non vedo l'ora di tornare a giocare".


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