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INTERVISTA TC - Ternana, Partipilo: "Dura stare lontani da affetti più cari"

di Luca Esposito

Una grande stagione con la Virtus Francavilla, poi un quadriennale con la Ternana e la possibilità di essere protagonista in una piazza molto importante per la serie C. Anthony Partipilo non vede l’ora di tornare in campo per dare il suo contributo e vivere un finale di campionato in prima linea sognando la coppa Italia e la promozione attraverso i playoff. Intervistato dalla redazione di TuttoC, il fantasista ha parlato con la maturità del veterano affrontando anzitutto le tematiche di strettissima attualità.

Coronavirus che flagella l’Italia. Qual è il suo pensiero?

“Anzitutto prego per tutte le persone che stanno soffrendo tanto, soprattutto in Lombardia. E’ un problema che abbiamo preso sottogamba paragonandola ad una normale influenza, ma ora è scoppiata questa pandemia che speriamo finisca presto. E’ un incubo, ma dobbiamo reagire e restare a casa per tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari. Non possiamo fare altro che attenerci alle direttive del Governo”.

Quanto si soffre senza vedere i propri cari?

“Sono rimasto a Terni, è dall’otto marzo che sono chiuso in casa e non vedo la mia famiglia, mio figlio e mia moglie ed è una situazione che ti fa soffrire. Con la mia compagna ci siamo conosciuti da ragazzini, siamo in attesa del secondo bambino e questa cosa ci dà felicità: in questo momento c’è tanto bisogno di aggrapparsi a tutto per ritrovare sorriso, fiducia e speranza. Ma stare lontano dagli affetti più cari è dura, ogni volta che suona il telefono hai sempre paura che ti possano dare qualche brutta notizia e l’ansia è quotidiana”.

Come vive un atleta questa situazione forse unica nella storia del calcio?

“Non ci stiamo allenando da quando è arrivato il decreto governativo, la società ci ha dato un programma da svolgere in casa per quanto possibile. Qualche esercizio ci aiuta, ma la palestra è una cosa completamente diversa e non possiamo nemmeno correre. E’ tutto  veramente molto strano”.

Come andrà a finire secondo lei? Si tornerà in campo?

“Speriamo che per maggio si possa tornare a giocare, senza campo da calcio è durissima. Prima parlavo con mia moglie, paradossalmente chi sta continuando a lavorare ha almeno una valvola di sfogo. Lo sport è la mia vita, il pallone mi manca ma la prima cosa è la salute e dobbiamo attenerci alle regole. Se tutto rientra nei tempi giusti mi piacerebbe giocarci questa finale di coppa Italia perché l’abbiamo meritata, è il nostro obiettivo principale senza dimenticare il campionato. Vogliamo essere protagonisti nei playoff e regalare tante soddisfazioni al nostro pubblico”.

Come mai questo rendimento così altalenante della Ternana?

“Abbiamo fatto un girone d’andata importante, la Reggina ha fatto un qualcosa fuori dal comune e proprio per questo non abbiamo chiuso al primo posto. Nel ritorno abbiamo pagato a caro prezzo lo scontro diretto e il ko interno col Francavilla, ma ritengo che il periodo nero sia stato messo alle spalle. Ricominciare tra tante settimane permette di azzerare tutto e ritrovare convinzione e motivazione, come se fosse la prima giornata di campionato”.

Giusto ripartire da mister Gallo?

“Il presidente ha dato fiducia all’allenatore, a giugno si tireranno le somme e toccherà alla società fare le valutazioni. Si inizia insieme e si chiude insieme, è questa la politica. Non dimenticherei che è stato fatto un cammino importante e un periodo di calo ci può stare, va anche detto che nel nostro girone ci sono realtà come Reggina, Bari, Monopoli e Potenza che viaggiano a ritmi altissimi. Cambiare non serviva, il gruppo è compatto e abbiamo stima del nostro mister. Abbiamo una coppa da poter conquistare, in classifica possiamo recuperare terreno e andremo avanti così”.

La sua stagione è stata abbastanza positiva, ma forse Terni non ha ancora ammirato il vero Partipilo…

“L’anno scorso ho fatto 10 gol a Francavilla da seconda punta, ad ora sono a sei in campionato e tre in coppa. Sono un ragazzo umile, che si mette in competizione e che non pensa mai a sé stesso .Conta la squadra e so che in attacco ci sono giocatori di spessore. Non sono un bomber, certamente ho sbagliato qualche gol e un rigore contro la Cavese. Mi dispiace, ma spero sempre di migliorare e di dare un mio contributo. Sarebbe bellissimo chiudere sempre in doppia cifra, ma conta il bene della squadra. Ho ancora tre anni di contratto con la Ternana, vorrei arrivare in B con questa maglia .Tocca a me dimostrare sul campo di meritarlo”.

Come immagina il suo futuro?

“Non ho un sogno nel cassetto, vivo alla giornata e penso al momento presente. Non voglio mai demoralizzarmi: a volte se ti fissi su un obiettivo e non lo raggiungi rischi di subire un contraccolpo psicologico. Sono felice così, chiaramente mi piacerebbe andare in serie B. E’ una categoria che ho sfiorato tante volte, ma tocca a me dimostrare di meritarla”.


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