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INTERVISTA TC - Rimini, Ambrosini: "In C manca un sistema forte"

di Raffaella Bon
Cesare Ambrosini

In attesa delle decisioni del prossimo Consiglio Federale il Rimini sarebbe al momento in Serie D. Il difensore dei romagnoli Cesare Ambrosini parla ai microfoni di TuttoC.com: "Da quando è stata rifondata la squadra a gennaio avevamo posto le basi per fare molto bene e lo stavamo facendo, eravamo in crescita e saremo usciti presto dalla zona calda, ottenendo probabilmente la salvezza diretta. Il rammarico è enorme per non aver potuto concludere ciò che avevamo iniziato a fare".

Cosa pensi di quello che stanno facendo i tifosi?
"Penso sia sacrosanto, trovo corretto e intelligente provare a difendere la propria squadra e il proprio tifo da situazioni che di sportivo hanno ben poco. Lo stanno facendo nel modo giusto protestando civilmente. Se questo potrà servire o meno non lo sappiamo ma intanto è giusto che facciano sentire la loro voce".

Voi giocatori pensate di unirvi alla protesta?
"I giocatori hanno sempre le mani legate perchè qualsiasi cosa detta può essere interpretata e messa sotto esame. Se potessimo esporci lo faremo, di certo non è facile come se fossimo tifosi perchè si potrebbe incappare in sanzioni e squalifiche. Quello che diciamo può essere usato contro di noi".

Che ne pensi della situazione generale in Serie C?
"In C va sempre peggio ed è un problema di sistema: se il sistema fosse forte queste situazioni non ci sarebbero. Ho avuto esperienze in società con personaggi poco raccomandabili al proprio interno, è un sistema troppo facile da violare. In questa ultima parte il pensiero dei presidenti conta meno di quello che si pensava. Viste le decisioni finali è sembrato inutile fare assemblee con votazioni, si poteva decidere subito per sapere prima di che morte uno doveva morire. Alla Serei C manca un sistema forte, con personalità capaci di portare questa categoria a un livello più competitivo. L'idea invece è che conti sempre meno".

Come valuti la tua stagione?
"A livello personale ero contento della mia stagione. Ho iniziato a Sondrio in Serie D vicino a casa, mi stavo trovando bene, poi ho ricevuto la chiamata del mister col quale ho un ottimo rapporto e sono stato entusiasta di venire a Rimini, perchè mi dava la possibilità di tornare a giocare tra i professionisti in una città bellissima e con una grande tifoseria. Speriamo che si possa concludere nel migliore dei modi".


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