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INTERVISTA TC - Ricchiuti: "Sono fiducioso: il Catania non morirà mai"

di Raffaella Bon
Adrian Ricchiuti

Adrian Ricchiuti, centrocampista ex Catania (all'attivo 86 presenze e 4 reti con la squadra siciliana tra il 2009 e il 2013), ha analizzato ai microfoni di TuttoC.com la difficile situazione che sta vivendo il club etneo, con la richiesta di messa in mora da parte dei giocatori rossazzurri: "Sinceramente non so bene cosa sia successo, ma se è stata fatta questa scelta si tratta sicuramente di una situazione difficile. Non sono in grado di parlare delle motivazioni, queste sono situazioni delicate in cui ognuno è cosciente del perché è arrivato a questa decisione".

Crede che qualcuno possa intervenire?
"Lo spero. Spero che qualcuno abbia la possibilità economica e possa salvare il Catania. Si parla tanto della riforma del calcio italiano, con 40 squadre in Serie B: io penso che il Catania in cadetteria rientrerebbe per merito. Credo comunque che si farà il possibile per non fare morire una società come quella del Catania. Me lo auguro".

Di chi sono le responsabilità?
"Entriamo in un capitolo difficile. Anche se si conosce di chi sono, a me non va di parlarne. Alla fine io non sono nessuno e non sono certo in grado di accusare e puntare il dito. Io posso solo dire che nel mio quadriennio c'è sempre stato rispetto della persona e del calciatore".

Da anni comunque la situazione era difficile, perché aspettare il baratro?
"E' normale che ora ci si chieda perché si è aspettato così tanto. Ma credo che comunque ci sia stato qualcuno che ha cercato di salvare il salvabile. Ogni anno che passava, le cose andavano sempre peggio. Ma io credo che tutto ciò che è stato fatto, è stato fatto in buona fede. Non credo che qualcuno ha aspettato la fine per arrivare fino a queste condizioni. La speranza c'è sempre e io sono fiducioso".

Se dovesse sparire il Catania, cosa vorrebbe dire?
"Quando sparisce una società, c'è sempre tristezza. Va a finire nel dimenticatoio tutto un percorso. Ricominciare poi è sempre difficile. Ma tante società sono ripartite sane dalla Serie D e più forti di prima. Al di là che io spero ancora che qualcuno possa metterci mano e salvarla, se dovesse veramente succedere quello che nessuno si augura, credo che la soluzione per ripartire ci sarà. Con la città e l'amore dei tifosi, si può tornare su il prima possibile. Lo abbiamo visto a Rimini, ripartendo dall'Eccellenza. Se dovrà morire il Catania, in realtà non morirà mai".


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