.

INTERVISTA TC - P.Sesto, Palesi: "Evitiamo i playout, bastano pochi punti"

di Valeria Debbia
Palesi e la gioia del gol

Un gol dal sapore liberatorio quello di Luca Palesi, centrocampista della Pro Sesto, sabato scorso a Pontedera. La squadra biancoceleste stava vivendo un periodo di astinenza, dai tre punti e dalle reti su azione (le due messe a segno con Piacenza e Lucchese erano infatti arrivate dagli undici metri), e tornare a segnare ha avuto sicuramente risvolti positivi, nonostante alla fine sia arrivato solo un pari in terra toscana: "Era più di un mese che ci mancava - racconta lo stesso Palesi ai microfoni di TuttoC.com, - l'ultimo era infatti arrivato contro la Pistoiese in casa (ed era il 21 febbraio, ndr). E' stata una liberazione sia mia sia della squadra. E poi è giunto grazie ad una bella azione, provata in settimana, con Christian (Maldini, ndr) che mi ha lanciato sulla fascia, sono rientrato, ho avuto fortuna perché poi la palla è passata sotto le gambe del difensore e poi è finita all'angolino".

Avete però poi subito il ritorno del Pontedera, che in pochi minuti ha segnato due reti...
"Fino al gol abbiamo fatto una buona partita. Poi ci sono stati quei dieci minuti dopo il gol in cui ci siamo abbassati un attimo e abbiamo subito un paio di punizioni dal limite dell'area più il rigore. Inoltre qualche episodio non ci è girato bene, perché il secondo gol loro è stato fortunoso, ha tirato da fuori area e anche quello è passato sotto alle gambe. Siamo però stati bravi a reagire nella ripresa, nel complesso abbiamo fatto una buona partita".

Nei giorni scorsi avete vissuto l'esonero di Parravicini e l'avvento di Filippini: come è riuscito a darvi la scossa il nuovo tecnico?
"Si è presentato mercoledì scorso con delle idee molto chiare. Non avendo tanto tempo per lavorare, ci ha subito spiegato come voleva giocare lui e quali erano i suoi concetti. Noi poi siamo stati bravi a stare concentrati, perché comunque era un periodo difficile, in cui facevamo fatica a creare azioni pericolose. Abbiamo messo in pratica ciò che ci chiedeva a Pontedera, infatti molte azioni sono nate da situazioni provate in allenamento. Sicuramente la scossa ci voleva perché era un periodo in cui avevamo proposto brutte prestazioni".

Guardando la classifica, balza all'occhio come l'Olbia, che ha vinto il recupero con la Carrarese e ne dovrà poi ancora recuperare altre due, vi ha sopravanzato e siete finiti in zona playout.
"Scivoleremo in zona playout, ma dobbiamo sempre guardare al positivo: sabato abbiamo reagito, siamo tornati ad essere squadra, siamo uniti. Dobbiamo fare quei 3-4 punti che ci permetteranno di raggiungere la salvezza in modo tranquillo".

Nei giorni scorsi Amelia, tecnico del Livorno fanalino di coda, ha dichiarato che i suoi devono fare la corsa su di voi. Ricordando - tra l'altro - che all'ultima giornata sarete avversari...
"E' normale che il Livorno è in fiducia, avendo vinto le ultime due partite, e che pensi di guardare a noi e di provare a raggiungerci, o almeno diminuire il gap per poter fare i playout. Ci sta, ma noi dobbiamo pensare al nostro, a fare bene in queste ultime quattro partite e a cercare di salvarci con quei 3-4 punti di cui parlavo prima".

Diciamo che il prossimo impegno non sarà dei più semplici per portare a casa punti: di fronte avrete infatti un'Alessandria che ha vinto 7 delle ultime 8 gare disputate, inanellando un poker di successi consecutivi.
"La qualità dell'Alessandria non la scopriamo adesso: è vero che ha vissuto una stagione tra alti e bassi, ma ha una rosa che centra poco con questa categoria. Basti pensare ai nomi che può vantare davanti. Ma noi dobbiamo fare la nostra partita, sapendo che dovremo soffrire magari anche per lunghi tratti del match, ma proponendo le idee che stiamo provando in settimana. Una bella vittoria ci può stare".

L'ultima volta che eri intervenuto dalle nostre colonne era novembre ed eravate in un momento molto positivo. Ma tu avevi prontamente gettato acqua sul fuoco affermando: "Noi a -1 dalla vetta? Ma il nostro obiettivo resta la salvezza". Piedi per terra e realismo, vista a posteriori.
"Si parlava di playoff, ma noi sapevamo che il campionato era lungo ed erano passate solo una decina di giornate. E' vero che eravamo in un grandissimo momento, ma il nostro obiettivo è sempre rimasto quello della salvezza e infatti ora siamo qui a lottare con le unghie e con i denti fino all'ultima partita. Ne eravamo consapevoli ed ora la speranza è evitare i playout perché ce lo meritiamo per quello che abbiamo fatto durante il campionato e perché bastano pochi punti per farcela. Dobbiamo azzeccare un paio di partite per uscire da questa situazione".


Altre notizie
PUBBLICITÀ