INTERVISTA TC - Morrone: "Lucarelli è un lusso per la Serie C"
Le nuove norme sugli allenatori e il futuro del calcio: questi alcuni dei temi trattati da Alfonso Morrone, presidente Adicosp, intervenuto ai microfoni di TuttoC.com.
Stiamo assistendo a diversi movimenti che riguardano gli allenatori, può spiegarci meglio la situazione?
"Da quest’anno si è data la possibilità di poter cambiare squadra per coloro esonerati al 20 di dicembre. L’anno scorso la novità fu per gli allenatori dilettanti esonerati al 30 novembre. Come ragionamento assoluto sono d’accordo però avrei anticipato le scadenze. E’ giusto dare la possibilità di cambiare per chi viene sollevato a inizio stagione dando così l’opportunità di non rimanere fermi di fatto per un anno intero. A dicembre siamo a metà stagione quindi la ratio viene meno".
Lucarelli ha firmato per il Catania ed è il primo allenatore ad usufruire di questa nuova regola
"Lucarelli è il primo allenatore che usufruisce di questa novità regolamentare. Comunque beneficia un allenatore che in C per me è un lusso. Basti pensare lo strepitoso campionato che ha fatto con la Ternana portandola trionfalmente in serie B nella stagione 2020/2021. Son sicuro che porterà i siciliani nelle posizioni di classifica che gli competono. Non dimentichiamoci comunque che è vero che si tratta di una piazza importante e prestigiosa ma è pur sempre una matricola".
In che direzione sta evolvendo il calcio?
"Nei vari congegni a cui partecipo ripeto spesso che la nostra società si evolve molto più rapidamente rispetto al passato. Il calcio si evolve sempre più velocemente. Penso soprattutto alle varie tecnologie che consentono di avere dati sempre più analitici degli allenamenti e delle partite dei calciatori, ai social e ai vari settori che il calcio è capace di abbracciare. Credo soprattutto che il tema della sostenibilità sarà sempre più diffuso nelle dinamiche calcistiche. Quest’anno l’Uefa nelle sue licenze ha imposto il Manager della Sostenibilità. Come Presidente di Adicosp sono sempre più sensibile a questo settore tanto che da alcuni mesi siamo membri di Football For The Goals, la piattaforma dell’ONU che promuove le varie sostenibilità che vanno dal sociale alla lotta alla discriminazione razziale, al disagio giovanile, all’impatto climatico fino alla parità di genere. Il 27 e 28 a Oviedo in Spagna si svolgerà la prima edizione del FIDS WORLD SUMMIT, organizzato dalla Federation Internationale des Directeurs Sportifs - FIDS -di cui sono il Presidente, anche in questa sede ho voluto fortemente che ci fosse un panel sulla sostenibilità. Richiesta subito accolta dall’Associazione dei Direttori Sportivi Spagnoli e dal loro Presidente Queco Huerta che organizzano l’evento. Quest’ultimo è anche Vice Presidente della Fids".
Anche il calciomercato è destinato a cambiare le proprie regole?
"Il calcio si evolve e quindi anche le dinamiche del mercato si emancipano. Sicuramente è cambiato il modus operandi nelle trattative. In una mia recente intervista ho dichiarato che con la tecnologia moderna viene sempre meno l’esigenza di vedersi personalmente per negoziare. Inoltre si deve ragionare con molti parametri riguardo i bilanci. Il tema delle plusvalenze ormai è entrato nelle strategie di mercato. Una volta un direttore sportivo doveva solo interessarsi della parte tecnica. Ora deve saper leggere un bilancio di una Società. Un Presidente nello scegliere un Direttore dovrebbe tener conto di queste competenze. A volte si assumono gente prive di abilitazioni o amici degli amici. Questa cultura tipicamente italiana deve finire. A volte ho l’impressione che essere capaci e competenti metta paura ai presidenti".
Occorrono anche controlli più severi sulle società
"Sui controlli chi deve regolamentare è la Figc. Tutto è migliorabile ma sicuramente rispetto ad alcuni anni fa credo che le regole sono molto più rigide. Son d’accordo con il Presidente Gravina nell’anticipare i controlli per l’iscrizione ai campionati già in primavera con una vera e propria preiscrizione con dei parametri da rispettare. Mi sento di dire solo che sarebbe opportuno trovare un allineamento delle regole federali con quelle statali. La Reggina quest’anno e il Carpi e il Chievo negli anni scorsi hanno perso il professionismo per non aver seguito esclusivamente i dettami dell’ordinamento sportivo".