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INTERVISTA TC - Ds Novara: "Salviamo C oggi per pensare a domani"

di Raffaella Bon
Orlando Urbano

Dopo l'assemblea di Lega Pro ai microfoni di TuttoC.com è intervenuto Orlando Urbano, direttore sportivo del Novara, che ha analizzato le decisioni prese nel corso della stessa: "Dalla riunione di Lega si è appreso che in questo momento di lutto nazionale parlare di un ritorno affrettato al calcio giocato è fuori luogo e senza garanzie scientifiche e sanitarie diventa difficile pensare ad una ripresa della stagione in corso. Ma le decisioni spettano agli organi competenti e per adesso rimaniamo in attesa di nuove comunicazioni".

Cosa pensa delle proposte in essa discusse?
"Personalmente penso che i presidenti in generale abbiano grandi responsabilità anche oltre il calcio e che da imprenditori sappiano bene a cosa si potrebbe andare incontro durante questa crisi nazionale perciò se la loro unione di pensiero è cosi forte dovrebbero essere ascoltati anche perché il calcio di serie C deve essere salvato oggi per poter pensare ad un domani".

Secondo lei sono di facile attuazione?
"Oggi in Italia non c'è nulla di facile attuazione, ma qualcuno deve decidere e i ruoli esistono per questo. Bisogna dare certezze al movimento calcio, altrimenti si continua a vivere nella paura e nell incertezza che già questa pandemia sta diffondendo. Ognuno ha un compito difficile oggi più che mai".

La nuova proprietà si era appena insediata a Novara: che mesi sono stati?
"Sono stati mesi intensissimi fatti di gioie e dolori. Siamo passati dal regalo Novara Calcio sotto l'albero di Natale alla pandemia attuale che ha colpito personalmente il nostro patron Maurizio Rullo che ha lottato tra la vita e la morte contro il virus in terapia intensiva. Adesso siamo pronti ad accogliere il nostro patron che sta vincendo la sua battaglia. Di fronte a queste situazioni il calcio passa in secondo piano".​

A livello personale come è stato il passaggio da giocatore a direttore?
"Da ex calciatore a direttore sportivo il salto è stato importante. Ho attaccato le scarpe al chiodo anzitempo per studiare e prepararmi bene, devo dire che mi sento a mio agio in questa nuova veste anche perché è sempre stato il mio desiderio, con umiltà e professionalità spero di farmi apprezzare. Intanto posso dire che in questo momento storico per il calcio nazionale non mi sto facendo mancare niente alla prima esperienza da direttore sportivo".


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