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INTERVISTA TC - Cesarini: "Piacenza, la retrocessione si poteva evitare"

di Raffaella Bon

Svincolato dopo la retrocessione in Serie D del Piacenza, Alessandro Cesarini è ora alla ricerca di una nuova avventura. L'ex capitano biancorosso è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per parlare del suo percorso con la maglia degli emiliani: "A Piacenza lascio dopo due anni e mezzo che reputo molto positivi, durante i quali ho vestito orgogliosamente la fascia di capitano, vivendo  grandi emozioni in campo, prima con una stupenda salvezza, poi il raggiungimento dei play-off. Purtroppo l'ultimo anno è stato difficile e ci ha portato ad una retrocessione che si poteva evitare partendo meglio ma credo anche immeritata alla luce del grande girone di ritorno che abbiamo fatto ma che purtroppo non è bastato. Resterò sempre legato a questa città, qui è nato mio figlio e lascio tanti amici che rimarranno tali per sempre".

Dalla società sono arrivate chiamate dopo la retrocessione?
"Inevitabilmente la retrocessione porta allo svincolo, dopodiché la società ha cambiato direzione tecnica e io non ho mai più sentito nessuno. Le strade si separeranno ma l'affetto per questa maglia rimarrà intatto. Ovviamente auguro al Piacenza e soprattutto ai suoi tifosi di tornare subito nei professionisti".

In campionato avete avuto tanti problemi
"Sicuramente non è stato semplice, spesso si dice che gli episodi e le situazioni negative e positive si azzerano a fine campionato ma per noi sicuramente non è stato così. Abbiamo cambiato tanto, dirigenti, tre allenatori e a gennaio parte della squadra, il gruppo è sempre stato sano e positivo e alla fine eravamo quasi riusciti in un impresa ma solo per la differenza reti abbiamo abdicato"

Che tipo di progetto cerchi ora?
"L'obiettivo è quello di trovare una squadra che mi dia la possibilità di continuare ad emozionarmi e divertirmi in campo e dove poter essere ancora un giocatore importante per la squadra, come lo sono stato in questi anni".

Il tuo futuro dopo il calcio?
"Non ho ancora deciso quale sarà il mio futuro quando smetterò di giocare se sarà ancora nel calcio oppure no, ma sarà sicuramente nello sport visto che la mia famiglia gestisce un circolo tennis a La Spezia e mi piacerebbe continuare su questa strada".


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