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INTERVISTA TC Catania, Lo Monaco: "L'unico obiettivo è vincere"

di Luca Esposito

Richiamato qualche anno fa dall’ex patron Antonino Pulvirenti, il direttore generale del Calcio Catania Pietro Lo Monaco (che è anche amministratore delegato del club) è stato incaricato di ristrutturare il club e, col tempo, di riportarlo al suo splendore. Negli anni fulgidi della serie A Pietro Lo Monaco era amministratore delegato. Ha il merito di aver portato in Italia calciatori di nazionalità argentina poco noti nel nostro calcio: "Papu" Alejandro Gomez, Juan Vargas, e Jorge Martinez, tutti presi a prezzo relativamente basso e rivenduti con un valore di mercato elevato. Nel girone C del campionato di Serie C i rossoazzurri sono al secondo posto con 5 punti da recuperare nei confronti del Lecce capolista. Ai microfoni di a TuttoC.com Lo Monaco esprime i suoi auspici per quest’annata calcistica.

“I risultati sono stati positivi, al di là della sconfitta in casa con la Sicula Leonzio, e di quella subita a Reggio Calabria dove avremmo potuto vincere. Purtroppo nel calcio ci sono delle giornate negative. Il Catania ha un ruolino di marcia buono, perché è vero che è secondo in classifica dopo il Lecce, ma ha giocato una partita in meno rispetto ai pugliesi, con cui abbiamo vinto tre a zero. Abbiamo la difesa meno battuta del campionato, uno degli attacchi più prolifici. L’unico obiettivo che ci può essere è lottare per il salto di categoria. Ci dobbiamo provare con tutte le forze, ed è l’obiettivo che abbiamo fisso nella mente. L’organico che ha il Catania non ce l’hanno gli altri, e non parlo solo del nostro girone, ma di tutta la Serie C”.

E’ difficile in una città come Catania riuscire a vincere a tutti i costi?

“Sicuramente il Catania si trova in Serie C per vicissitudini extracalcistiche. Gli ultimi anni hanno rappresentato un tonfo pazzesco di questa realtà, non solo da un punto di vista sportivo, ma anche economico. Siamo in un momento di ricostruzione. L’anno scorso abbiamo ripreso una società che era quasi sull’orlo del fallimento, e piano piano siamo arrivati a un buon punto. Speriamo che a questo faccia da compagnia anche una possibile promozione in Serie B, perché sarebbe una ciliegina sulla torta. La vittoria del campionato è un nostro obiettivo. La Serie C è un campionato particolare, che presenta delle difficoltà e delle asperità pazzesche. Un po’ tutte le squadre che giocano contro il Catania, Sicula Leonzio docet, cercano di giocare la partita della vita che possa rimanere impressa nella loro mente. Le difficoltà aumentano ma dobbiamo essere pronti anche a questo, e prepararci per affrontare al meglio le asperità”.

Lei parlava qualche tempo fa di ‘spiriti distruttivi’ intorno al Catania…

“Non mi sembra di aver mai detto niente del genere. La situazione economica del Catania nessuno la può cambiare. I numeri sono impietosi. È normale che il Catania deve ripartire e lo deve fare soprattutto passando attraverso la ricostruzione, il ripianamento dei debiti e della gestione economica. Ci stiamo lavorando. Non è che si esca dall’oggi al domani da questi problemi, ma siamo a buon punto”.

Le piace Gabriele Gravina come presidente della Lega di C?

“E’ un professionista serio, una persona di grandissima dignità. La Serie C ha problemi che prescindono da Gravina. Problemi serissimi, che vanno analizzati e discussi a trecentosessanta gradi, con la partecipazione anche di altre sfere calcistiche”.

Il Catania ha un ottimo organico. È stato mai messo in discussione l’operato di Lucarelli?

“No, mai. Non capisco da dove possano venire fuori certe voci. Come spesso accade, c’è chi si inventa voci su voci non appena arriva qualche risultato negativo”.

Sul mercato farete qualche intervento volto a migliorare la squadra?

“Siamo vigili. Se ci sarà qualcosa da fare, la faremo”.


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